Non prendete impegni per giovedì 2 luglio, quando in via Filippino, negli spazi di Aut, sbarcherà il primo Gay Pride della storia di Prato.  Solo che visto a Prato l’ironia è un’arma affilata più o meno congenita e l’evento ha finito per chiamarsi “Ghey Prade!”.

Organizzato da “SubCulture Club“, che ha già curato alcune serate dedicate al mondo LGBT negli spazi di Aut, grazie alla collaborazione con il Comitato Gay e Lesbiche di Prato, attivo a Prato dal 2006,  si presenta non come la classica sfilata ma come una “grande, colorata festa aperta a chiunque” racconta Paolo Nieri, uno degli organizzatori.

La nostra Castro Street per una notte vedrà orgogliosamente divertirsi con voi, scatenandosi alla musica di dj Pilade che dall’AUT invaderà tutta la contrada, drag e muscolosi giovanotti in mutande, lesbiche lipstik, trans di tutti i tipi, giovani meline e barbuti hypster, orsi tripponi e pelosi e nerd diabolici, che ti aspettano per confonderti un po’ le idee. O chiarirtele per sempre. Vieni e lasciati travolgere, che qualunque cosa sarà, di sicuro sarà indimenticabile.

Questo si legge di “Ghey Prade!” nella descrizione dell’evento che sta girando molto su Facebook.  Paolo Nieri, 51 anni, spiega però cosa c’è davvero dietro la storica iniziativa. “Non facciamo l’errore di sempre e cioè quello di confondere il significato del termine “pride” – comincia – in italiano lo traduciamo in modo sbagliato con “orgoglio” mentre la sfumatura adatta è semmai “assenza di vergogna nell’essere gay”. Quindi, come già fatto questo inverno con altre iniziative dedicate alla comunità LGBT,  il primo Gay Pride di Prato sarà una festa aperta a tutti e come tutte le feste un luogo per incontrarsi”.

Il “Ghey Prade” sarà l’ultimo evento prima della pausa estiva organizzato da “SubCulture Club”. “A Prato – racconta Nieri – non esistono luoghi d’aggregazione per la comunità gay, e quella pratese, nonostante sia bella nutrita come quelle di qualsiasi altra città, è sempre stata costretta a migrare a Firenze. Così, grazie alla disponibilità di Aut, abbiamo deciso di  organizzare una volta al mese un evento per far conoscere questa “subcultura” (ride ndr) e al tempo stesso creare momenti di ritrovo per tutta la comunità”.

La serata comincerà alle 19,30  con dj set, aperitivi, panini e una video selezione. A seguire, il photoshooting “Pulp in Prato” a cura di Michel Manzi e il “Gay in cornice” a cura del Comitato Gay e Lesbiche di Prato. Dalle 22 via alle danze con il dj set di “Pilade” e di “Balla con i buhi”.

“Prato è una città che si sta evolvendo rapidamente e ci sono ancora molti passi da fare perché anche qui la comunità gay venga riconosciuta – conclude Nieri – per questo vogliamo sia una bella festa, colorata e allegra: vogliamo essere compresi, non fraintesi“.

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