Grande attività sul fronte vita notturna a Prato. Stamani, 18 locali del centro rappresentati da Ali in Prato hanno presentato in Comune un documento con impegni e alcune precise richieste, mentre ieri il Comune incontrava Rete Imprese Prato con lo scopo di individuare la strada giusta per una “movida sostenibile”, avanzando alcune ipotesi (steward, bagno pubblico,  orari armonizzati per alcol, musica e apertura) ma soprattutto spiegando che sarà un’estate piena di sperimentazioni in vista di un ricco settembre.

Nello specifico il sindaco Biffoni ha detto che  “Abbiamo incontrato i rappresentanti di Rete Imprese Prato e insieme lavoriamo per trovare soluzioni condivise. L’amministrazione è pronta ad accogliere e valutare le proposte di tutti per cercare di migliorare la convivenza tra la vitalità del centro storico e la tranquillità di chi vi abita”.

Ha poi aggiunto, ribadendo il concetto, che “E’ la prima volta che Prato si trova ad affrontare su un’area estesa la questione e resta aperta la porta del Comune a tutti coloro che hanno idee, proposte per affrontare e trarre soluzioni a questa situazione”.

Proposte e idee come quelle che stamattina sono state depositate in Municipio dai titolari di Bar Datini, Ozne, Locanda del Terzo Tempo, Largo CarducciMalacuevaTondo del MercataleI Frari, Blender, Kaldi’s, Fiaschemberg, I’Salottino, Bar Bacchino, Doors, Apotheke, Le Barrique, Camelot, Marcellino Pane e Vino e  Lo Schiaccino. Cioè, praticamente dall’80 per cento degli esercizi che animano la vita notturna del centro storico. Che come tali si spera vengano prese in considerazione in modo da far progredire la discussione, ferma ancora allo scorso anno.

Ecco gli impegni e le richieste avanzate dai locali rappresentati da Ali in Prato

1) Le imprese si impegnano, come è doveroso, ad un puntuale rispetto degli orari di chiusura e di diffusione della musica.

2) Continueranno, e, laddove opportuno, incrementeranno, la pulizia degli spazi esterni di propria pertinenza.

3) Si impegnano inoltre a sensibilizzare la clientela a mantenere un contegno rispettoso della quiete dei residenti.

4) Si impegnano altresì ad aumentare il controllo, tramite risorse interne o personale esterno, degli eccessi per evitare schiamazzi ed altri disagi in orario notturno.

5) Si appellano al buonsenso dei residenti affinché sia comunemente accettato che il rumore ambientale derivante dalla presenza di centinaia di persone lungo le strade e nelle piazze è un fenomeno non eliminabile a meno di non tornare ad un centro chiuso, morto e mal frequentato soprattutto nelle ore notturne.

6) Chiedono all’Amministrazione Comunale di attivarsi affinché sia la polizia municipale ad effettuare quel controllo delle strade e delle piazze che non può essere a carico delle imprese. Questo soprattutto dopo l’orario di chiusura.

7) Chiedono che sia modificato l’orario della pulizia delle strade, avvicinandolo a quello della chiusura delle attività, evitando così che la sporcizia prodotta dopo la chiusura delle attività rimanga per delle ore nelle strade ed agevolando il deflusso della clientela.