La proiezione di lunedì sera al Castello dell’imperatore sui diritti in Cina divide tra successo di pubblico e aspra critica. Da una parte, il forte richiamo di persone ha costretto l’organizzazione a chiudere l’ingresso alla serata. Dall’altra il consigliere comunale del comune di Campi Bisenzio di Sinistra ecologia e libertà Angelo Hu che su facebook scrive una lettera aperta alla città, criticando la veridicità del documentario proiettato al castello dell’imperatore. Di seguito l’intervento:

Mi rivolgo al Comune di Prato e al Sindaco in primis, perché quello che ieri sera è successo è grave, visto che il comune in persona ha patrocinato l’iniziativa dell’associazione Ponte che dietro la maschera dei diritti umani violati in Cina, della quale non metto in discussione la criticità ed è per questo che ho partecipato da privato cittadino all’iniziativa pensando di poter visionare un interessante docufilm, mi sono dovuto trovare nella difficile constatazione per il quale tutto l’evento era una messa in scena per pubblicizzare le ragioni della setta FaLung Gong. Questi sono famosi per organizzare questo tipo di manifestazioni, tra i quali la pubblicità ingannevole è all’ordine del giorno, ma come se non bastasse eccellono anche per il non dare la possibilità di replica con un propaganda aggressiva poco credibile la quale punta solo al proselitismo. Da ragazzo nato e cresciuto con i valori occidentali di dialogo e interazione culturale, credo di essere una persona dalla mente libera e emancipata, per queste stesse ragioni guardando il film ho assistito ad una delle scene più pietose e faziose da me mai assistite, una presentazione di un film che trovo ridicola irrealistica della realtà che mi trova ampiamente scandalizzato sopratutto perché coadiuvato da un istituzione locale come il Comune di Prato. Sproloqui sulla cultura cinese dei valori di armonia e tradizione, usati impropriamente da persone dalla dubbia conoscenza in materia, manipolazioni di ogni tipo, non solo nel film ma anche nella presentazione da parte del presidente dell’associazione Ponte, verso un pubblico che riceveva un messaggio totalmente monodirezionale e con un Assessore alla Cultura che come ha ammesso lui stesso non era preparato in materia.
Definire la situazione dei FaLung Gong un Olocausto, rasenta la più grande mistificazione degli ultimi vent’anni, pubblicizzare eventi del genere sono un onta enorme sopratutto per la marea di questioni descritte che oltre a trovarmi ampiamente scettico e dubbioso, anche perché il film è prodotto da Ntv organo di informazione degli stessi FaLung Gon, prova della faziosità e disonestà intellettuale di film e organizzatori.

La strumentalizzazione da parte del ”DocuFilm” (o meglio più semplicemente del film di propagandare perché alla fine di questo si tratta) del massacro di Piazza Tiananmen è la ciliegina sulla torta irrispettoso nei confronti dei morti e delle vittime, dei valori rappresentati da quelle moltitudini di studenti non avevano niente a che fare con i membri della setta FaLung Gong, accomunare FaLung Gong e Tiananmen è semplicemente criminoso e intellettualmente spregiudicato.
Il Comune di Prato si è prestato al gioco di una delle organizzazioni più discusse degli ultimi vent’anni, con pericolo diramazioni con altre sette come scientology, sperando che quello del capoluogo lamiera sia solo un abbaglio perché in caso contrario diventerebbero complici di una setta manipolatore di menti e di corpi e non riconosciuta dallo stato Italiano.

Da cittadino Italiano di origine cinese credo che FaLung Gong debba essere trattata per quello che è, una setta.

Angelo Hu

Mi rivolgo al Comune di Prato e al Sindaco in primis, perché quello che ieri sera è successo è grave, visto che il…

Posted by Hu Fan Chen Angelo on Martedì 25 agosto 2015