La stagione 2015/2016 del Teatro Metastasio s’inaugura con la prima nazionale di Utoya, uno spettacolo diretto da Serena Sinigallia e interpretato da Arianna Scommegna e Mattia Fabris, un testo scritto da Edoardo Erba, ispirato al libro “Il silenzio sugli innocenti” di Luca Mariani, in scena al Teatro Magnolfi da giovedì 8 a domenica 25 ottobre (feriali ore 21.00, sabato e domenica ore 19.00, lunedì riposo).

Il preambolo di questo lavoro fa riferimento alla stage del 2011 in Norvegia: è il 22 luglio e lo spietato assassino Anders Behring Breivik scatena l’inferno uccidendo otto persone con un’autobomba a Oslo, e poi 69 ragazzi laburisti nell’isola di Utoya, il ‘paradiso nordico’ sede storica dei campeggi estivi dei socialisti di tutto il mondo.

L’assassino, vestito da poliziotto, chiama le vittime: «Venite, sono qui per proteggervi». E poi uccide. È la caccia all’uomo più efferata nell’Europa occidentale dai tempi della seconda guerra mondiale. Un’azione studiata per anni nei minimi dettagli. L’obiettivo? Distruggere il Partito Laburista alla radice. Le motivazioni? L’odio contro gli immigrati e contro la politica multiculturalista. Gli effetti? Nei media prima si avvalora a gran voce la pista islamica. Poi, quando emergono i fatti, gradualmente cala il silenzio sui giovani laburisti giustiziati per le loro idee. In Italia la strage cade presto nel dimenticatoio. ‘Il Giornale’ titola: «Quei giovani incapaci di reagire».

Breivik, dichiarato sano di mente, è finora l’unico condannato. Ma quali furono i suoi contatti? Come si procurò armi ed esplosivo? C’è in Europa una rete di estrema destra nazionalista, violenta e xenofoba? Come agisce?

Prodotto dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana in collaborazione con Teatro Ringhiera ATIR e con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia in Italia, lo spettacolo racconta di tre coppie coinvolte in modo diverso in quello che stava accadendo e spalanca una finestra di riflessione che illumina alcune zone oscure di quella vicenda con la luce della poesia.

C’è il problema della distorsione della verità da parte dei media, la difficoltà di capire come stiano le cose. C’è il problema della “questione politica”. Perché una strage di giovani laburisti? Perché in Norvegia? E perché tacerla così programmaticamente? E c’è il gravissimo problema delle tensioni razziali, del rapporto con l’immigrazione e il terrorismo.

Intorno allo spettacolo è previsto un piccolo ciclo di Incontri/Conferenze (a ingresso libero):
Venerdì 9 ottobre, dopo lo spettacolo ci sarà un incontro con Serena Sinigaglia, Arianna Scommegna e Mattia Fabris;
Sabato 10 ottobre alle ore 17.15 ci sarà un incontro con Luca Mariani, autore de Il silenzio sugli innocenti;
Sabato 17 ottobre ore 17.15 è prevista la presentazione del libro Utoya, ed. Titivillus, con l’interviento dell’autore Edoardo Erba.