Se il collega fiorentino Nardella annuncia il 2016 come l’anno della “fiducia” nel cambiamento di Firenze, il sindaco di Prato Matteo Biffoni ha presentato il 2016 come l’anno della “concretezza” nel cambiamento di Prato. Lo ha fatto stamani, forte dell’approvazione del bilancio preventivo 2016 già avvenuto, durante l’abituale conferenza di fine anno intendendo soprattutto il rispetto dei tempi dei progetti annunciati negli ultimi dodici mesi, quelli cioè destinati a cambiare davvero volto alla città: il sottopasso del Soccorso, il parco dell’Ex Ospedale, il Pecci, la stazione del Serraglio e la tossicodipendenza, il macrolotto zero.

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C’è soprattutto una frase che Biffoni ha pronunciato, non senza una certa enfasi, che forse meglio di tanti discorsi spiega il processo portato avanti dalla giunta. “Tanti hanno i nostri problemi, pochi le nostre opportunità“. E’ uno slogan programmatico che accostato ad un altro, “Prato è una città difficile ma meravigliosa“, ha voluto ancora una volta raccontare anche l’entusiasmo dell’amministrazione, oltre a descrivere la consueta attenzione alla trasmissione dell’immagine della città, che sì, ha ammesso il sindaco, “viene ancora vista come la città dei capannoni e dei cinesi, ma almeno si è ripresa un posto nella scena politica regionale e nazionale”.

Il sindaco, in un passaggio, ha analizzato anche la classifica sulla qualità della vita pubblicata ieri dal Sole 24 Ore. “E’ vero che scendiamo di sette posizioni in classifica ma se andiamo a vedere non scendiamo a causa dei reati e di altri fattori legati alla sicurezza – ha detto – quelli sono diminuiti in rapporto all’anno scorso. Scendiamo perché abbiamo a che fare con un fenomeno in crescita come l’abbandono scolastico, arrivato al 18 per cento, e con dinamiche demografiche molto particolari. Per questo motivo investiamo sulla scuola e 33 milioni a sostegno di chi ha bisogno perché non vogliamo lasciare indietro nessuno”. A quello della scuola, il sindaco ha legato anche il problema della tossicodipendenza: “La situazione del Serraglio è il Problema – ha detto – sono ventenni, sono i nostri ragazzi. Dobbiamo rientrare nelle scuole, puntare sulla formazione culturale su un fenomeno che ritenevamo ormai passato”.

Le Domande
Notizie di Prato ha chiesto se i recenti interventi delle forze dell’ordine contro prostituzione e spaccio, uniti a quelli comunali (chiusura del market di via Santa Margherita ndr), nonostante la situazione generale in centro storico stia leggermente migliorando, non rischino comunque di essere “ un cucchiaino usato per svuotare il mare” senza il supporto di leggi adeguate, e se in questo senso ha intenzione di muoversi sfruttando il proprio ruolo in Anci. Il sindaco ha risposto che “Sono colpi che il loro effetto lo hanno, così come il presidio della municipale svolge un ruolo secondo me importante, anche se la microcriminalità, quella che dà più fastidio a tutti, è legata alla questione dello spaccio nella zona del Serraglio.  Una cosa che invece è passata troppo inosservata – ha aggiunto – è il fatto che il Tar abbia confermato il sequestro degli otto appartamenti legati all’operazione contro la prostituzione. Magari, qualche altro proprietario ci penserà due volte, adesso”.

Toscana Tv ha invece chiesto conto di cosa si intende per rispettare i programmi per il sottopasso del Soccorso, citando il documento distribuito stamani in cui si legge che il Comune ha il compito di occuparsi della viabilità complanare. Il sindaco ha spiegato che il “Comune si dovrà occupare di gestire il progetto e la realizzazione della viabilità alternativa durante il cantiere del sottopasso. Strade – ha aggiunto – che rimarranno anche al termine dei lavori”.

E se il sindaco vede del buono nella riforma sanitaria regionale, anche se “sui tempi di attuazione ci andrei cauto” dice, non ritiene un danno all’immagine della città e soprattutto a quella dell’amministrazione il recente caso “Rocchi”. “E’ l’esatto contrario semmai – ha spiegato Biffoni – dimostra che non esistono differenze”. Più articolato invece il discorso sull’aeroporto e sull’annuncio della piantumazione di 250mila alberi fatto dal Governatore Rossi come una sorta di compensazione ambientale. “Bene gli alberi, per carità – ha replicato Biffoni – prima però è necessario che qualcuno risponda alle domande che abbiamo sottoposto alla Regione e al Ministero. E’ necessario che qualcuno si prenda la responsabilità di rispondere”.

Il Tirreno invece ha chiesto due cose: una riguardo gli investimenti sul sociale e l’altra legata alle perdite della rete idrica che non sembrano avere una fine. Alla prima domanda ha risposto l’assessore al sociale Biancalani, che ha spiegato come in città si stiano moltiplicando i casi di famiglie che non rientrano nei parametri necessari per accedere ai servizi sociali ma nemmeno in quelli del libero mercato. Insomma, una nuova categoria di famiglie in difficoltà per la quale il Comune ha intenzione di stanziare nuovi fondi. Intanto, le richieste per “Prato Famiglia”, pacchetto di finanziamenti per famiglie in difficoltà, ha raggiunto quota 2mila di cui ne sono state soddisfatte per il momento 1.200. Su Publiacqua e sulla disastrata rete idrica pratese ha invece risposto Filippo Alessi, che con forza ha ribadito un concetto: “Il Comune non ha alcun potere sanzionatorio su Publiacqua e non serve a niente andare sui giornali a fare la voce grossa. L’11 gennaio annunceremo gli investimenti sulla rete idrica e il nostro obiettivo sarà quello di tornare a offrire servizi: il recupero di centinaia di litri al secondo e soprattutto riportare la pressione nelle case dei pratese”.