Il prossimo appuntamento della rassegna Metragazzi, sabato 20 febbraio alle ore 17 al Teatro Magnolfi, è con Il brutto anatroccolo di Tib Teatro, una rilettura contemporanea della favola di Andersen. Si tratta di una favola sul bisogno d’amore negato, sulla scoperta di sé stessi, sulla necessità di mutare lo sguardo per accogliere la bellezza del cigno, nascosta, in ogni persona, e l’altrui bisogno di essere amato.

Lo spettacolo rivisita la celebre favola dando vita ad una originale drammaturgia musicale che, rimanendo fedele al racconto noto, compone le esperienze personali, vissute dai bambini su questo tema e scaturite dalla mappatura delle loro considerazioni ed emozioni, con le migliori canzoni del pop italiano.

La musica, le parole e la ricerca ad esse connesse caratterizzano il lavoro segnando gli snodi del racconto e disegnando quel paesaggio umano affettivo che costituisce il nucleo della relazione con i piccoli spettatori. Lo stesso paesaggio affettivo di cui il povero brutto anatroccolo, l’ultimo nato, disprezzato da tutti, viene deprivato, a causa del suo aspetto fisico.

In scena, oltre agli attori, una danzatrice, nei panni del Brutto Anatroccolo, dona un’anima silente alle goffaggini e agli impacci del corpo, dovuti al bisogno d’amore negato, fino al volo finale del bellissimo cigno.

Lo spettacolo vuol essere una riflessione sulla necessità di mutare lo sguardo, alla ricerca in noi stessi, di uno sguardo nuovo che sappia vedere la bellezza del cigno nascosta in ogni persona e accogliere l’altrui bisogno di essere amato.