Diminuire l’impatto ambientale, educare al consumo critico e incentivare il riuso: è la mission di “Fuori dalle scatole”, una nuova attività che inaugurerà il prossimo sabato 2 aprile in via Ferrucci 95. L’iniziativa è stata messa in piedi da Margherita Altoffi, torinese e pratese d’adozione che, ci tiene a specificarlo, prima di essere una neo imprenditrice è una consumatrice: “da dieci anni faccio parte di un gruppo d’acquisto solidale – afferma – dove ho potuto sviluppare una sensibilità per tutto quello che riguarda il consumo consapevole, non solo in campo alimentare. Oggi il tema è d’attualità, le persone stanno sempre più attente a cosa mangiano, che sia di stagione, a filiera corta, prodotto con etica, ma ce ne sono ancora tante da conquistare: ‘Fuori dalle scatole’ vorrà essere questo. Un negozio dove poter acquistare cibi sfusi, ma anche detersivi e cosmetici naturali e tanto altro ancora”.

margherita“Fuori dalle scatole” si inserisce in un quartiere che sembra essere sempre più “votato” al consumo critico: il negozio andrà a formare un quadrato insieme a “Fresco in città” di via Boni, Effecorta in viale Montegrappa e al nuovo punto vendita di NaturaSì in via Valentini. “Vogliamo differenziarci dalle attività in zona, anche solo per non farsi concorrenza tra piccoli esercizi – racconta Margherita -. Qui si potranno acquistare vari tipi di farine, legumi, frutta disidratata e secca, frutta e verdura di stagione, olio e vino, ma non solo”.
Non essendo prodotti confezionati, il cliente potrà acquistare la quantità che gli è più congeniale, evitando così sprechi: “ci saranno anche una serie di prodotti piemontesi che ho scoperto negli anni da far provare ai clienti”.
Come già detto, Fuori dalle scatole non venderà soltanto prodotti alimentari: “ci saranno detersivi, cosmetici naturali, prodotti per la casa e idee regalo realizzati da cooperative del territorio, ma anche le scarpe ecologiche prodotte dalla cooperativa ‘Ragioniamo coi piedi’ di Padova”.

Il negozio è distribuito su settanta metri quadrati ed è arredato con tutti materiali o mobili “che hanno già avuto un’altra vita”, come piace commentare alla proprietaria, trovati grazie all’aiuto dell’associazione Recuperiamoci. Non solo: lo spazio è stato pensato in maniera polifunzionale. I vari scaffali su cui il giorno sono appoggiati dispenser e sacchi, diventeranno all’occasione delle sedute per eventi: “abbiamo in mente di organizzare incontri sui temi cari al nostro negozio, ma anche degustazioni con i vari ristoranti vegetariani di Prato”. Fuori dalle scatole è anche un blog: “lì raccontiamo la nostra avventura, le aziende e le associazioni che gravitano attorno alla nostra bottega. Il nostro nome vuole essere provocatorio: da una parte vogliamo dare una sveglia alle persone per quanto riguarda l’eticità del vivere, dall’altra vogliamo essere un contenitore di idee”.

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