22 milioni – Sono quelli che si è mangiato il Creaf, Centro di ricerca e alta formazione mai inaugurato, adesso sotto i riflettori della magistratura per un’ipotesi di malversazione. Il capannone più costoso della storia di Prato e “Una cattedrale nel deserto nella civilissima Toscana”, come lo ha definito il procuratore Nicolosi. Lo scandalo politico sembra destinato a venir da sé.

14.000 – Gli euro di multa che un italiano fermato dalla municipale senza patente, su un’auto posta sotto sequestro, non revisionata e senza assicurazione. Servono incentivi per i mezzi pubblici.

4.200 – Le persone assistite dalla Fondazione San Vincenzo de Paoli, che tra le cause di povertà  nell’ultimo anno ha registrato un incremento delle separazioni e dei divorzi, oltre alla crescita (+ 63%) del numero di minori coinvolti in situazioni di povertà.  Non sono numeri da prendere alla leggera.

183 – I giorni che mancano al 16 ottobre, giorno del “grand opening” del nuovo Centro Pecci, di cui ancora si sa poco o nulla.

138 –  I giorni che mancano al primo settembre, giorno del gran concerto finale della Prato Estate, di cui ancora non si sa nulla, e anche vigilia del Settembre, di cui ancora non si sa nulla, se non chi si è aggiudicato la gestione biennale.

53 – Le aziende del commercio al dettaglio che nei primi due mesi del 2016 hanno tirato giù la saracinesca. Le nuove aperture invece sono state solo nove. C’è da continuare a preoccuparsi, insomma.

51 – Come la percentuale dell’Ac Prato che la famiglia Toccafondi, storica proprietaria della società, sarebbe pronta a cedere al trust di tifosi “Orgoglio Pratese”. E’ il contenuto del preaccordo firmato nei giorni scorsi e nella speranza di tutti, tifosi e non, l’inizio di una nuova era per il calcio pratese. Che vuole solo essere uguale a quello delle altre città: esser capace di far sognare un po’.

30 – Come la percentuale di studenti pratesi bocciati al primo anno di superiori. Però il report 2015 sulla scuola dice che la buona notizia è il calo dell’abbandono scolastico.

27 – Sono le aziende pratesi aderenti al protocollo Detox di Greenpeace, quello con cui si impegnano a eliminare le sostanze tossiche dai propri prodotti entro il 2020. Il rifiuto da parte di Zara di una partita di filato riciclato pratese perché considerato troppo impuro forse dovrebbe far pensare di accelerare i tempi?

20 – Come i cm del coltello con cui sembra sia stato accoltellato all’addome un 30enne marocchino al termine della megarissa in piazza Mercatale domenica scorsa.  La rissa è una novità nell’agitazione permanente del centro storico.

n – L’imprecisato numero di rane che dimorerebbero nel sottopasso mai utilizzato di via Aldo Moro al Macrolotto 2.

Foto via Creafprato