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UN FLUSSO, NON UNA CLASSIFICA

In apertura sensazioni forti ad alto contenuto drammatico, che bene si fondono nel melodic hardcore e nell’emo: oltre al nuovo video dei Touché Amoré e dei Disparity, attenzione al nuovo pezzo degli Oathbreaker, rinnovati dalla voce femminile e da un taglio originale, meno caothic, che scava in profondità. Rimanendo in ambito, ma con del metal in più, ecco il nostro omaggio per i The Ghost Inside, che hanno pubblicato questa settimana un nuovo video relativo ad un vecchio brano, un montaggio di vecchie immagini che ritrae la band prima dello spaventoso incidente del novembre scorso, dal quale i vari componenti sono usciti vivi dopo mille sofferenze, ma letteralmente a pezzi: si tratta probabilmente del loro ultimo video ufficiale. Per quanto riguarda l’emo, esso non ha più l’accezione negativa che si era meritato negli anni ‘00, grazie anche a band come Moose Blood e Balance And Composure (uscite questa settimana con nuovi pezzi), alle quali si aggiungono i Boston Manor (un gruppo che uscirà col primo full length a settembre) e gli ormai storici Silverstein, con un pezzo acoustic.

Seguono le variegate sfaccettature dell’indie (dal rock al pop), a partire dalla qualità degli italiani Havah, con tanto di carri armati rosa nel video, seguiti dai belgi Newmoon, dal bel pezzo dei Daughter, fino al nuovo video in stile anni ‘80 dei Beach House.

La situazione si fa progressivamente più tranquilla, grazie anche alla delicatezza degli italiani Birthh e allo stile dei nuovi Massive Attack (featuring Ghostpoet), che introducono atmosfere elettroniche, riprese da Mass Gothic e Doe Poro. L’electro esplode poi nel nuovo pezzo witch house dei Crim3s e nell’interessante esperimento dei Moor Mother.

Eccoci adesso alle ritmiche hip hop, inaugurate dal bellissimo video di Koreatown Oddity, seguito da quello del sedicenne(!) Plant, un’ottima novità, tanto più che è italiano. La nu disco dell’italo-canadese Bruno Belissimo è un intermezzo che ci porta all’ultimo pezzo in cui si rappa, quello di Banks & Steelz, che rappresentano l’unione di Interpol e Wu-Tang Clan.

Protagonista adesso l’alt rock, con i suoi mille gusti, ma dall’energia positiva: Slingshot Dakota, Pink Mexico, poi le avventure del clown alcolizzato degli American Television. I Crobot portano un hard rock dai riff assolutamente freschi, come gli anziani nel loro video; il pop punk ultra catchy dei Pierce The Veil invece è fatto apposta per rimanere in testa una settimana intera.

La roba più tosta arriva col nuovo video dei Come And Rest, seguiti dagli italiani Traces Of You, che alzano ulteriormente l’asticella. Rough Hands e Head Wound City aprono al nuovo pezzo crust dei Trap Them. In chiusura il curioso esperimento dei Brain Tentacles, che mischiano il metal al jazz: una band composta da membri di Municipal Waste, Keelhaul e Yakuza, tutta da scoprire.

Francesco Banci
con la collaborazione di Giuseppe Nicolais e Fabrizio De Guidi