Foto Rachele Salvioli

Metà showroom, metà fiera tessile all’insegna della riscoperta della produzione italiana e della sartoria di qualità. Questo è “Fashion Revolution Fair”, la due giorni (22-23 aprile) organizzata  dal laboratorio tessile Lottozero (via Arno 10) che vedrà la partecipazione di stockisti pratesi e sarti e stilisti italiani e stranieri.

Con un obiettivo preciso: “riavvicinare il pubblico alla produzione italiana, al valore del lavoro, al fatto a mano, al pezzo unico e più in generale alla qualità nella produzione tessile e nella sartoria – si legge nella nota – e poi creare nuove sinergie tra agenti creativi, commerciali e il pubblico favorendo lo scambio e la crescita. Oltre che attirare l’attenzione sul tema di “chi ha fatto i miei vestiti”, tema principale dell’iniziativa Fashion Revolution”.

La “Fashion Revolution Week” è infatti l’evento internazionale nato per sensibilizzare sullo sfruttamente del lavoro nell’industria della moda dopo la tragedia del crollo del Rana Plaza del 24 aprile 2013, in cui morirono 1129 persone.

L’iniziativa Fashion Revolution promuove a livello internazionale la presa di coscienza di ciò che significa acquistare un capo d’abbigliamento, per muoversi verso un futuro più etico e sostenibile nell’industria della moda, rispettando persone e ambiente.

Fashion Revolution Fair

Il 22 e 23 aprile negli spazi di Lottozero ci saranno alcuni tra i migliori stockisti pratesi (Aviem Tessuti, Tex Ingro e Textus), che che esporranno e venderanno la loro merce più particolare e di qualità. Accanto a loro sarti e stilisti di ogni provenienza lavoreranno in tempo reale ed esporranno per la vendita i loro pezzi unici. Il pubblico, dal canto suo, potrà assistere al loro lavoro, farsi consigliare, acquistare tessuti pregiati oppure commissionare direttamente un pezzo su misura”.

Parteciperanno a “Fashion Revolution Fair” Violeta Nevenova, stilista bulgara che collabora con il teatro di Bolzano; Alessandra Jane, Andrea Moretti Sartoria, An gun bebé, Chiara Ciabatti per Camiceria Baldini e Eugen Nita.

Foto Rachele Salvioli

“Fashion Revolution Fair” è sostenuto da CNA Federmoda.