Illustrazione: Andy Baker/Getty Images / www.everydayhealth.com

“Lapsus” è una nuova rubrica di Pratosfera curata dalle dottoresse Clara Benvenuti e Claudia Innocenti, psicologhe pratesi che si occupano di problematiche e difficoltà individuali, di coppia e familiari con l’approccio sistemico relazionale. Tu domandi e loro rispondono: per porre dubbi o quesiti, è possibile scrivere a [email protected]. Le domande saranno pubblicate in forma anonima.

Ho 27 anni e ho deciso di scrivervi perché da 4 mesi soffro di attacchi di panico, il medico di famiglia mi ha dato lo Xanax da prendere in caso di necessità e questa cosa non l’ho vissuta molto bene. Non capisco perché mi stia succedendo questo: ho un lavoro sicuro che mi piace, una famiglia unita, molti amici ed un ragazzo col quale sto da 8 anni, da qualche mese stiamo cercando casa per andare a convivere. Da quando mi è venuto il primo attacco di panico la mia vita è cambiata: non esco più da sola, mia madre mi deve accompagnare al lavoro e venire a riprendere, in casa non sto più da sola, vedo molto meno gli amici perché sono terrorizzata dal fatto che mi possa prendere in qualsiasi momento. Il mio ragazzo è tanto comprensivo, mi sta vicino: pensate che avevamo prenotato le ferie insieme, volevo partire, ma arrivate in autostrada l’ho fatto tornare indietro, perdendo anche tutti i soldi del viaggio. Non vorrei, ma mi devo rassegnare a prendere le medicine? Perché mi sta succedendo tutto questo?

Cara Alessia,
da quanto leggiamo possiamo capire che sta vivendo un periodo di grande cambiamento: la convivenza. Quello che Lei sta sperimentando ha molto a che fare col passo che andrà a compiere verso l’uscita di casa ed un’autonomia sempre maggiore, da una parte sente che questa è la situazione più giusta, forse la più desiderata: Lei e il suo fidanzato state insieme da tanto tempo, è un bravo ragazzo e le sa stare vicino; dall’altra parte uscire di casa, sentire tutte le responsabilità di una vita autonoma può sembrarLe più grande di Lei.
Per comprendere appieno il significato dei suoi attacchi di panico dovremmo capire quando e come è avvenuto il primo e sapere di più della sua storia personale passata ed attuale, ma una cosa possiamo dirgliela subito: crescere fa paura e gli attacchi di panico la tengono bloccata in una situazione in cui non va avanti e non va indietro. Per quanto riguarda i farmaci all’occorrenza possono essere un grande aiuto, ma sono legati solo ai sintomi, non vanno a lavorare sulla causa che l’ha portata a stare così male. Lei non è una causa persa, ma è necessario che parli con uno psicoterapeuta competente prima che la situazione si aggravi perché le tempistiche nei disturbi da attacco di panico sono fondamentali. Un’ultima cosa: diffidi da chi le dice che gli attacchi di panico si possono solo gestire, dagli attacchi di panico si guarisce.
Cari Saluti

Clara e Claudia