Gustav Klimt ed Egon Schiele morirono entrambi a Vienna nel 1918, a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro. Schiele, che di Klimt era stato allievo e protetto, era giovanissimo: a soli 28 anni l’influenza spagnola, che uccise 20 milioni di persone nel mondo, lo raggiunse e non gli lasciò scampo.

A un secolo di distanza, le opere di questi artisti visionari – tra Jugendstil ed espressionismo – sono ammirate nei musei in tutto il mondo, ma sono anche immagini pop che accompagnano la nostra vita quotidiana su poster, cartoline e calendari.

Nasce da qui, prendendo spunto da alcune delle numerose mostre organizzate in occasione del centenario, il film scritto da Arianna Marelli e diretto da Michele Mally, Klimt & Schiele. Eros e Psiche, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital con il sostegno di Intesa Sanpaolo e con la partecipazione straordinaria diLorenzo Richelmy.

La pellicola sarà proiettata al cinema del centro Pecci il 23 (ore 18,30) e 24 ottobre (18,30 e 21,15).

 “A ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà”. È il motto che campeggia a lettere d’oro sull’ingresso del palazzo della Secessione e inaugura un tempo nuovo. Proprio quest’epoca rivive in Klimt & Schiele – Eros e Pische, raccontata dalla voce dell’attore Lorenzo Richelmy: una città negli anni in cui per le strade o nei caffè si potevano incontrare Hugo von Hofmannsthal, il giovane Ludwig Wittgenstein, i futuri registi Fritz Lang e Erich von Stroheim, a teatro andavano in scena i drammi di Arthur Schnitzler e all’opera si assisteva alla prima de “La vedova allegra” come alla Salomè di Richard Strauss.