Foto Maurizio Montagna, Paregon 2018. via Centro Pecci

Se in tutto il mondo vanno forte i giardini e i boschi verticali, a Prato avremo delle vere e proprie giungle urbane.

Il progetto del Comune “Prato Giungla Urbana” è infatti “stato selezionato tra i migliori progetti del programma europeo Azioni Innovative Urbane della Commissione Europea. – si legge nella nota inviata ai giornail – Il programma ha lo scopo identificare nuove soluzioni per lo sviluppo urbano sostenibile che possano essere testate in alcune città  e quindi replicate in altri contesti urbani. Le città vincitrici beneficeranno di un finanziamento fino a 5 milioni di euro che sarà utilizzato per sperimentare nuove soluzioni per l’ambiente urbano che ne aumentino la vivibilità, sostenibilità e salute per i cittadini”.

Giungla: area ad altissima densità verde

Significa che il Comune di Prato avrà tre anni circa e 3,7 milioni di euro per portare avanti un progetto che mira a disseminare gli edifici della città di piante e alberi. Il progetto si concentra “sull’uso sostenibile del territorio, sull’aumento del verde e sulla sperimentazione di nuove soluzioni valutate fra le più innovative a livello europeo – spiega la nota – Prendendo spunto dal piano di forestazione urbana adottato dal Comune attraverso il nuovo piano operativo, il progetto prevede di realizzare numerosi punti di vera e propria “Giungla Urbana” – aree ad altissima densità di verde – che facciano da contrappunto alle zone di maggiore congestione abitativa e produttiva”.

“Il progetto del Comune rinnoverà i quartieri di Prato a maggior criticità sociale, produttiva e ambientale in modo sostenibile e inclusivo sviluppando zone ad alta densità verde che si innesteranno nel paesaggio urbano moltiplicando la naturale capacità delle piante di abbattere le sostanze inquinanti, e restituendo il territorio alla fruizione delle persone, trasformando le aree di marginalità in veri e propri punti di benessere verde all’interno della città”.

I cittadini saranno coinvolti

“Le Giungle Urbane verranno co-progettate con l’aiuto dei cittadini, attraverso una pianificazione urbana condivisa facilitata dall’uso delle piattaforme digitali, che ne aprirà la gestione alla comunità, aumentando l’inclusività e favorendo lo sviluppo sostenibile diffuso dell’ambiente urbano”, spiega la nota.

Contro il climate change

“Sono orgoglioso di questo premio – ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni -. Prato è tra le venti città in Europa che è stata premiata in Urban Innovative Actions il prestigioso programma europeo che finanzia le sperimentazioni più innovative per lo sviluppo delle città europee. Sono estremamente felice del fatto che il progetto Prato Urban Jungle sia uno dei primi progetti organici finalizzati ad elaborare le future strategie europee sul climate change, un tema che come amministrazione abbiamo affrontato negli ultimi cinque anni e che nei prossimi cinque affronteremo con più forza. Inoltre vorrei ringraziare e complimentarmi per il grande risultato tutti i consulenti e gli uffici del comune che hanno lavorato a questo progetto”.

La Commissione Europea ha valutato positivamente anche il team del progetto: una partnership inedita e altamente competente sui temi del verde urbano che include: lo spin-off universitario Pnat guidato dal professore Stefano Mancuso, ormai considerato un massima autorità nell’uso delle piante per aumentare il benessere umano e ambientale, lo studio di architettura Stefano Boeri Architetti che ha realizzato il primo bosco verticale a Milano e che è impegnato nella sensibilizzazione dei temi della forestazione urbana, il centro di ricerca CNR IBIMET che vanta una pluriennale esperienza in sistemi salvaguardia e monitoraggio dell’ambiente, la società di servizi ESTRA, e l’associazione ambientale di Legambiente particolarmente attiva nell’educazione e nella sensibilizzazione ambientale degli studenti e dei cittadini. Completano il partenariato due giovani startup nate con la finalità di promuovere uno stile di vita sostenibile e il dialogo sociale attraverso nuovi strumenti di partecipazione digitale: greenApes Srl e Treedom srl.

Hanno detto

“Grazie al progetto Urban Jungle – ha dichiarato il professore Stefano Mancuso – la città di Prato sarà in grado di rinaturalizzare intere aree urbane utilizzando le piante in maniera  innovativa per rispondere alle esigenze dell’ambiente, della società e della salute dei cittadini. Sono molto orgoglioso che questo possa trasformarsi oggi in realtà facendo di Prato un esempio per l’Europa di come sia possibile affrontare i temi dell’ambiente in maniera originale”.

“Il piano di Forestazione Urbana di Prato rappresenta uno dei primi programmi di forestazione a livello di città in Europa – ha detto l’assessore all’Urbanistica e Ambiente Valerio Barberis -, finalizzato ad affrontare i cambiamenti climatici in atto. La possibilità di concretizzare il progetto Prato Giungla Urbana rappresenta uno straordinario passo in avanti per la nostra città e la pone, ancora una volta, tra le città più avanzate su questi temi”.

“Mai come oggi, nelle nostre città, è necessario ripensare il rapporto tra gli spazi minerali e quelli vegetali – ha spiegato l’architetto Stefano Boeri -. Moltiplicando ovunque superfici verdi e popolate dalla natura vivente. A Prato, insieme al Comune e a Stefano Mancuso, abbiamo costruito il primo progetto al mondo di una vera e propria Urban Jungle, che renderà abitabili da una vasta gamma di specie vegetali le superfici orizzontali e verticali, interne ed esterne, di un’intera porzione di città”.