Venerdì 27 Settembre arriva il Fridays for future a Prato per la prima volta, dopo il 15 marzo, e il 24 maggio scorsi.

Il ritrovo è in piazza Santa Maria delle Carceri alle 9, per poi partire con il corteo per le vie principali della città accompagnato dalla banda della scuola media Mazzoni: in mattinata verranno raccolte le firme per Figli Costituenti, per spingere la classe politica a inserire la salvaguardia dell’ambiente, l’equità intergenerazionale e lo sviluppo sostenibile nella Costituzione.

Il secondo appuntamento è alle 18,30, sempre in piazza delle Carceri: la Critical Mass Prato organizza la Biciclettata per il clima, al termine della quale il ritrovo sarà al Gradisca 1973 per una serata plastic free.

Lo sciopero globale per il clima arriva a Prato per la prima volta, dopo gli scioperi mondiali dei mesi scorsi. E’ cominciato venerdì scorso in tutto il mondo e ha portato in piazza persone di più di 100 paesi e più di 2000 città. I ragazzi dei Fridays for future, lanciati da Greta Thunberg, lottano perché i governi di tutto il pianeta inizino finalmente ad agire sulle loro promesse, o si decidano a prendere i provvedimenti necessari non per assicurare il loro benessere, ma la loro mera sopravvivenza.

“Tu morirai di vecchiaia, io di cambiamento climatico” è uno dei cartelli apparsi durante gli scioperi per il clima dei mesi scorsi: il 27 Settembre la protesta replicherà a Prato e, a breve, verrà pubblicato il percorso del corteo pratese.

A tre anni dalla firma dell’Accordo di Parigi sembra che niente sia destinato a cambiare: l’Amazzonia e la Siberia continuano a bruciare, alcuni fra i governi più potenti del mondo fanno promesse elettorali che guardano solo alle future elezioni e non al futuro del pianeta, le specie viventi si estinguono a un ritmo che non era mai stato registrato nella storia e i morti per fame, sete e desertificazione sono in costante aumento.

Lo sciopero per il clima di Prato ricorda che dobbiamo accelerare la transizione verso la diminuzione di emissioni di gas serra in Italia, mentre sempre più persone chiedono aria pulita, ambiente plastic free, energie rinnovabili e un futuro sostenibile. Gli scienziati sottolineano che il riscaldamento globale non deve superare gli 1,5° per non superare la soglia di non ritorno, e che ci resta davvero poco tempo.

Citando Gino Strada: come si può dare fiducia a politici che fanno guerra alla scienza per vincere le elezioni?

Nel frattempo al cinema Terminale potete andare a vedervi Antropocene. Così, per farvi un’idea.