Il sindaco e la giunta hanno presentato stamani i primi interventi di quella che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione per il centro storico di Prato.

La Fase 2 comincia con l’istituzione della zona 30 in tutto il centro storico, della pedonalizzazione di un gran numero di strade e con la possibilità di ampliare l’occupazione del suolo pubblico per bar e locali. Ma ci sono anche altre novità, mentre per questione parcheggi – quelli per i residenti e quelli chi arriva da fuori – il Comune dà appuntamento alla settimana prossima.

“Chiusa la Fase 1, proviamo a immaginare una città più vivibile, più gradevole sia per chi ci abita che per chi invece decide di visitarla – ha detto il sindaco Matteo Biffoni ad inizio conferenza – Le soluzioni che abbiamo pensato portano un cambiamento radicale: il centro storico non sarà più come prima. Vedremo alla fine di settembre come sarà andata, ma secondo me funzionerà”.

Pedonalizzazione

Dal 10 giugno al 30 settembre, dalle 18,30 a mezzanotte e dal giovedì alla domenica compresa, verranno pedonalizzate queste strade (in giallo nella mappa):

– via Santo Stefano
– vicolo dei Gherardacci
– via Giuseppe Garibaldi
– via dei Saponai
– vicolo del Corno
– vicolo dei Cimatori
– vicolo dei Buonconti
– via dei Lanaioli
– via Settesoldi
– via Giuseppe Mazzoni
– via Firenzuola
– via Manassei
– via dei Sei
– vicolo degli Inghirami
– via dell’Accademia
– vicolo dei Bocchineri
– vicolo Novellucci
– via Pugliesi
– vicolo Fiordivetta
– piazza del Comune
– via Cairoli (tratto da Piazza del Comune a Piazza Buonamici)
– via Cesare Guasti
– via Ser Lapo Mazzei
– via del Porcellatico
– vicolo dell’Altopascio
– vicolo del Ceppo
– via Bettino Ricasoli
– via Tinaia
– via Baldo Magini
– via Santa Trinita
– piazza degli Innocenti
– Vicolo dei Bizzocchi
– Vicolo de’ Neroni.

Pedonalizzazione significa che le auto non potranno entrare o uscire fino a dopo la mezzanotte, e l’amministrazione prevede che quelle presenti nelle strade interessate dal provvedimento dovranno essere tolte entro le 18,30.

Occupazione suolo pubblico

Per favorirere la riapertura di bar, locali e ristoranti rispettando le nuove norme sanitarie, il Comune ha predisposto un ampliamento dell’occupazione del suolo pubblico a partire dal 10 giugno fino al 31 ottobre.

in centro storico gli esercenti potranno chiedere fino a 90mq (da 60 mq), mentre fuori dalle mura lo spazio concesso potrà addirittura raddoppiare (fino a 120 mq).

– Per ristoranti, bar e locali è stata anche pensata un’altra misura. Sono state individuate aree (piazza, giardini e altri spazi) “occupabili, previa richiesta degli interessati, entro i 100 mt di distanza dal proprio esercizio. Altre aree del centro storico e delle frazioni, potranno essere individuate su richiesta specifica”. Sulla mappa sono le aree “fucsia” e vanno da piazza Ciardi al tondo del Mercatale, da piazza San Francesco fin fuori le mura.

L’occupazione del suolo pubblico da parte degli esercenti potrà avvenire solo con tavolini, sedie e ombrelloni. Che potranno essere posizionati anche dall’altra parte della strada rispetto all’esercizio esclusivamente in APU, ZTL e Zone a velocità ridotta a 30 km orari, in osservanza al Codice della Strada.

“E’ fatto carico agli esercenti di provvedere ad ogni misura di contenimento epidemiologico, mediante la sanificazione degli arredi secondo i protocolli e le ordinanze vigenti in materia – si legge nella nota del Comune. COsì come “E’ fatto carico agli esercenti la posa e la rimozione giornaliera delle strutture per il ristoro che si trovino collocate in aree la cui pedonalizzazione sia relativa alla fascia oraria 18-24”.

“Abbiamo pensato un nuovo modo di fruire gli spazi e i tempi della città – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Benedetta Squittieri – Adesso conta come riusciremo ad adattarci a questa situazione. Si tratta di una prima iniziativa cui seguirà, già la prossima settimana, quella relativa alla sosta, che è uno dei grandi temi riguardanti i residenti e anche gli altri utenti del centro storico”.

“Siamo consapevoli che tutto questo comporterà una nuova fruizione da parte di chi ne usufruirà, sia per chi verrà in centro  sia per chi lo vive quotidianamente, tanto che il piano della sosta vedrà misure a favore dei residenti – aggiunge – Recupereremo il lavoro iniziato pre covid sulle notti di qualità, sia per gestire la cosiddetta movida ma anche per questa nuova organizzazione del centro. Incentiveremo accordi di strada, per mettere insieme anche progetti di consorzi, residenti, cittadini e nuove organizzazioni perché in questo momento sono stati determinanti i patti di collaborazione pubblico-privato per mettere a punto nuove idee”.