patrick zaki

Prato è la prima città in Toscana e la terza in Italia ad aderire alla campagna di sensibilizzazione per la liberazione di Patrick Zaki, il ricercatore dell’Università di Bologna arrestato in Egitto lo scorso mese di febbraio del quale da mesi in Italia si chiede la liberazione.

Stamani è stata scoperta la vetrina dell’Urp di piazza del Comune con contenuti artistici e multimediali dedicati a Zaki: un ritratto e uno schermo raccontano la campagna di sensibilizzazione #patricknonmollare sui diritti civili.

Nella vetrina, visibile da Corso Mazzoni, è presente il ritratto di Patrick Zaki realizzato con le frasi della lettera scritta, e poi tradotta in varie lingue, dall’associazione InOltre per chiedere la liberazione dello studente. A completare l’installazione multimediale anche uno schermo sul quale scorrono i video della campagna #patricknonmollare.

«Prato ha già vissuto una situazione simile a quella di Zaki per Giulio Regeni, con una battaglia che questa città sta portando ancora avanti – ha detto il sindaco Matteo Biffoni – In Egitto sta succedendo qualcosa di altrettanto grave perché Patrick Zaki, ricercatore all’Università di Bologna, dopo aver scritto su Facebook alcune osservazioni e critiche rispetto all’attività del Governo, è stato prelevato all’aeroporto e incarcerato senza formalizzare un’accusa se non quella vaga di terrorismo online. Il problema è che nel corso dei mesi viene procrastinato l’inizio del processo e ogni mese viene immotivatamente rinviata l’udienza che dovrebbe definire il percorso processuale. La mobilitazione della nostra città punta a non far passare sotto silenzio quello che sta accadendo a questo ragazzo».

L’installazione rimarrà all’Urp per un mese e poi sarà trasferita alla Biblioteca Lazzerini, aggiungendosi allo striscione già presente per Giulio Regeni.

«Il senso di questa iniziativa viene da un ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale qualche mese fa – ha precisato il presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti – Abbiamo ritenuto importante dare un segnale politico come istituzione e Amministrazione anche di continuità dell’impegno del Comune di Prato nei confronti di Giulio Regeni. È un segno di vicinanza all’appello lanciato dall’Associazione InOltre sulla questione di Zaki».

Presente all’inaugurazione anche Maria Logli, segretaria dei Giovani Democratici di Prato: «Noi come Giovani democratici di Prato ci siamo impegnati per approvare l’ordine del giorno a favore della promozione di inziative di sensibilizzazione dei diritti civili. Per noi è doveroso rivendicare il diritto allo studio, alla formazione in sicurezza e vedendo i propri diritti umani rispettati. Quello che è accaduto a Patrick Zaki poteva succedere a chiunque tra noi e quindi è importante dimostrare solidarietà e non tapparsi gli occhi di fronte a questo atto gravissimo. Noi come generazione ci schieriamo a tutela dei diritti civili».