san valentino

Il Comune di Montemurlo e il centro culturale La Gualchiera, insieme alla compagnia Ziba e Teatro Insonne, hanno messo in piedi “Messaggi in bottiglia – esperimenti di avvicinamento sociale”, un vero e proprio servizio a domicilio di musica e versi in occasione di San Valentino.

I montemurlesi che ne faranno richiesta riceveranno quindi a casa o, meglio, sotto casa, poesie e musica “come in una sorta di serenata”, si legge nella nota del Comune. L’iniziativa si svolgerà il 14 febbraio, giorno degli innamorati, e il 21 febbraio dalle ore 18 alle 21.

«I cittadini potranno inviare dei messaggi speciali a persone a loro care. – spiega Laura Belli del centro La Gualchiera – Si potrà infatti prenotare un piccolo momento poetico che vedrà coinvolti due attori e un musicista. Come nell’antica tradizione delle serenate, il gruppo di artisti andrà sotto casa dei destinatari e recapiterà il messaggio poetico accompagnato dalla musica. Un modo per affermare, attraverso l’arte e la poesia, dei momenti di incontro e di avvicinamento».

La consegna sarà una vera e propria performance artistica, garantiscono gli organizzatori. Gli attori leggeranno una poesia ( che il mittente potrà scegliere tra una lista di proposte o a sua scelta) e saranno accompagnati da un momento coreografico-musicale tutto rigorosamente dal vivo. « Si tratta di un’iniziativa che vuol mandare un duplice messaggio di speranza.- sottolinea l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero- Da un lato con queste brevi performance rimettiamo in moto il mondo del teatro e della cultura e riaffermiamo la necessità dell’arte per sentirsi comunità. E dall’altro “I messaggi in bottiglia” rappresentano un’occasione di evasione per chi è solo o è costretto all’isolamento, come gli anziani, i malati. Serenate in rima per credere nel futuro».

Per prenotare una consegna poetica a domicilio basta scrivere una mail a [email protected] (preferibile) o in alternativa chiamare i numeri telefonici 3387403172 oppure 3402556348. I posti sono limitati.

«Un modo per riaffermare la nostra necessità di restare profondamente umani anche in tempi nei quali le basi del nostro stare insieme vengono destabilizzate, e per ricordarci che l’arte, la poesia, il teatro sono strumenti per afferrare il lato più intenso del nostro essere umani» conclude Laura Belli della Gualchiera.

Foto di birgl da Pixabay