Simone Forti, A Free Consultation, 2016 Evanston, Illinois January 30, 2016 Cinematography_ Jason Underhill

Chiara Fumai, Marialba Russo, Cao Fei, Simone Forti e Massimo Bartolini. Sono questi alcuni protagonisti della prossima stagione espositiva del Centro Pecci annunciati dalla direttrice Cristiana Perrella, appena riconfermata alla guida del museo per i prossimi tre anni.

«Nonostante l’oggettiva difficoltà a fare previsioni, mi sento di dire che il 2021 sarà un anno importante per il Centro Pecci – dice Cristiana Perrella – Si raccoglie il risultato di un triennio di lavoro molto intenso e concentrato sul definire un’identità chiara per il museo come centro di ricerca e produzione culturale legato al carattere, alla vocazione, alle storie del territorio ma allo stesso tempo partecipe del dibattito internazionale sui suoi temi più aggiornati e rilevanti e inserito in un’intensa rete di scambi e collaborazioni con principali istituzioni italiane e straniere. Molto è stato fatto in questa direzione e su queste basi continueremo a costruire la programmazione di tutte le attività del Centro Pecci per i prossimi anni del mio mandato».

Il programma delle mostre

La nuova stagione comincerà a marzo con Marialba Russo e una serie fotografica “che riprende in modo sistematico i manifesti dei film a luci rosse apparsi nelle strade di Napoli tra il 1978 e il 1981”. La Russo, si legge nella presentazione del Pecci, è una “fotografa che con sguardo antropologico ha documentato gli anni Settanta, un periodo carico di fermenti politici, culturali, lotte operaie e lotte femministe”.

Ad aprile invece arriverà la retrospettiva dedicata a Chiara Fumai, scomparsa nel 2017. Un omaggio alla “personalità creativa che ha sviluppato in modo marcato i linguaggi della performance art e dell’estetica femminista del XXI secolo”. “Chiara Fumai. Poems I Will Never Release, 2007–2017”, curata da Milovan Farronato e Francesco Urbano Ragazzi in collaborazione con Cristiana Perrella, è coprodotta con il Centre d’Art Contemporain di Ginevra.

Chiara Fumai, The Book of Evil Spirits, 2015 Production stills Photo_ PRed

A maggio il programma prosegue con “Senza Fretta”, a cura di Luca Lo Pinto e Elena Magini, una personale di Simone Forti (Firenze, 1935) – artista, danzatrice, coreografa, originaria di Prato, vive e lavora a Los Angeles – in cui il corpo ha un ruolo centrale, e con “Cambio”, progetto che parte da un’indagine sulla responsabilità ambientale del design e sull’industria del legno condotta dallo Studio Formafantasma, organizzato in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra.

Sempre indagando il territorio tra arte e design, dopo l’estate saranno protagonisti alcuni artisti italiani di fama internazionale: la mostra “Domus Aurea. Martino Gamper, Francesco Vezzoli e le ceramiche di Gio Ponti” propone “un dialogo tra personalità artistiche caratterizzate da una comune capacità di eclettica sperimentazione attraverso i linguaggi e i materiali, dalla trasversalità del proprio progetto, dall’attitudine ironica, dal rapporto libero e creativo con la tradizione”, si legge nella presentazione.

Verrà infine proposta un’importante mostra personale di Cao Fei (Guangzhou, 1978) con opere che esplorano le trasformazioni della Cina contemporanea affrontando domande universali sul prossimo futuro, con una particolare attenzione all’impatto dell’accelerazione della crescita economica, dello sviluppo tecnologico e della globalizzazione sulla società. Il progetto è realizzato in collaborazione con il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, e vedrà la presentazione in contemporanea, a Prato e a Roma, di due mostre dedicate all’artista, rispettivamente curate da Cristiana Perrella e Hou Hanru e Monia Trombetta.

Cao-Fei-Asia-One-2018-video-still-©-Cao-Fei-Sprüth-Magers-Vitamin-Creative-Space

Le grandi mostre personali proseguiranno nel 2022 con Massimo Bartolini, a cui sarà dedicata, in primavera, la prima retrospettiva, raccogliendo trent’anni di lavoro.