Fino al 18 settembre, Prato ospita la mostra “L’uomo e il cane” (ingresso libero) dello scultore danese Jørgen Haugen Sørensen, che aveva già esposto in città nel 1983.

Organizzata dal Museo di Palazzo Pretorio, “la mostra si sviluppa negli spazi a piano terra di Palazzo Pretorio, per poi continuare in un percorso per la città che tocca il Castello dell’Imperatore fino ad arrivare al Cassero medievale, appena riaperto al pubblico”, si legge nella presentazione.

La mostra

I cani di Sorensen non nulla a che fare con le caratteristiche positive che l’arte tramanda da secoli. “Nei cani dello scultore danese emergono la ferocia, la mancanza di vergogna, l’assenza di moralità – spiega infatti la nota – è un’umanità senza regole e leggi, è una condizione ancora presente in particolari aree del mondo. Non vuol essere una denuncia, ma una constatazione della fragilità dell’essere umano”. 

“La tecnica di modellare sperimentata da Sørensen mette in risalto le tracce delle dita delle mani, che rendono la superficie frastagliata e quasi sconnessa. Come sopravvissuti, i corpi si manifestano tormentati, quasi dilaniati nella materia: per Sørensen l’arte diventa il mezzo per esprimere le ingiustizie e le tragedie del tempo; linguaggio e forma si evolvono insieme, attraverso materiali e tecnica, che l’artista padroneggia”. 

“La metafora di un’umanità segnata sia dal progresso che dalle contraddizioni che questo comporta – continua la presentazione – Come partecipanti involontari a questo gioco, le figure nude di Sørensen sembrano vivere un senso di colpa cronico, che è sottolineato visivamente dalla rappresentazione di una forma ruvida, apparentemente non compiuta. La superficie sembra grezza, lavorata drammaticamente attraverso l’uso delle mani che infondono ad ogni scultura particolari effetti di contrasto e di chiaroscuro”.

Museo di Palazzo Pretorio  10,30-18,30 (chiuso il martedì)
Castello dell’Imperatore 10-13; 16-20 (chiuso il martedì)
Cassero medievale  16-20 (chiuso il martedì)

Hanno detto

«L’attività culturale cittadina è ripartita a pieno regime. – ha commentato il sindaco Matteo Biffoni nel corso della presentazione – Questa al Pretorio è una mostra potente, una metafora della nostra società. Una mostra che è al Pretorio, al Cassero, al Castello dell’imperatore segno di un’apertura alla città».

«Questa mostra, che raccoglie opere che provengono dal mio intero percorso artistico, parla di attualità, ci pone di fronte a quello che sta accadendo intorno a noi- ha commentato l’artista Jørgen Haugen Sørensen – Io voglio essere un testimone del nostro tempo, voglio raccontare quello che stiamo vivendo con le mie opere, scuotere l’indifferenza: innocenti o colpevoli, non possiamo chiudere gli occhi di fronte e fingere di non vedere».