Mercoledì 22 settembre alle 18,30 Officina Giovani ospita la presentazione del libro di Laura De Benedetto “Fallendo si impara. Cosa insegnano le storie di fallimento ed errori”.

La presentazione rientra nelle attività di “Response/Ability”, la pop-up school organizzata da Codesign Toscana dal 21 al 25 settembre proprio negli ex macelli pubblici, ma è aperta a tutti: per iscriversi qui.

Accanto alla curatrice del volume ci sarà Iacopo Braca, coach, formatore. “Braca – si legge nella nota – dopo aver seguito “Fuckup Nigths” organizzate da Laura, le ha proposto di trasformare queste storie di fallimento in una sorta di diario “dalla sconfitta alla rinascita”.

“La presentazione del libro ‘Fallendo si impara’ all’interno del palinsesto di Response/Ability – dichiarano i responsabili di Codesign Toscana – rispecchia la nostra volontà di trattare l’attitudine progettuale in maniera trasversale. Il libro di Laura raccoglie una serie di testimonianze che restituiscono un quadro reale di quello che può voler dire essere bricoleur (vedi Levi-Strauss) e progettisti del nostro quotidiano, quando la complessità e le contingenze stravolgono le condizioni in cui viviamo. Il mutamento è continuo, ora più che mai: interiorizzare la progettazione collaborativa significa esser pronti ad accogliere il cambiamento e trasformarlo in opportunità di ripartenza, formazione e valorizzazione delle competenze collettive, creazione di comunità progettanti”.

«La progettazione, sia pur definita nel dettaglio, è sempre soggetta a imprevisti e battute d’arresto che bisogna imparare a fronteggiare disegnando scenari diversi, che vanno dal più pessimistico al più ottimistico – spiega Laura De Benedetto – L’obiettivo del mio intervento è proprio quello di insegnare a non aver paura di rischiare e ad apprendere dall’errore, contrariamente a quanto avviene nelle scuole tradizionali dove la formazione, spesso, viene finalizzata alla certificazione delle nozioni apprese tramite un voto».

«Ogni essere umano ha un ritmo, un tempo, che ne contraddistingue la crescita all’interno della società aggiunge Iacopo Braca – Un ritmo individuale che quotidianamente si relazione con quello degli altri. E anche il percorso scolastico è vissuto da ciascuno con un ritmo e uno sguardo personali. La scuola, così come il lavoro e la vita, hanno bisogno di tempo. Il tempo per capire come si fallisce, come si ricostruisce e come si continua a fallire per migliorarsi e migliorare la nostra società dedita alla narrazione dell’eccellenza”.

Se non hai mai fallito, vuol dire che non hai mai tentato nulla di nuovo“.