Un riconoscimento importante e sotto la supervisione della UE, un’accelerazione verso lo sviluppo sostenibile della città.. Prato è stata infatti inserita tra le 100 città europee che lavoreranno per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030. Una strategia che, nel progetto dell’Unione Europea, dovrebbe servire per sperimentare soluzioni capaci di permettere a tutte le rimanenti città di diventare a loro volta “neutrali” entro il 2050.

L’annuncio è stato fatto dall’assessore Barberis sul proprio profilo con queste parole.

Una notizia straordinaria che conferma il ruolo di leadership di Prato tra le più avanzate realtà a livello Europeo sui temi della sostenibilità. Un risultato che testimonia la rilevanza della pianificazione sviluppata dalla città negli ultimi anni – AgendaUrbanaPrato, PAESC, PUMS, Piano Operativo, Next Generation Prato, Piano Smart City, Piano Forestazione Urbana, Prato Urban Jungle etc – che viene consacrata a livello europeo come una delle migliori strategie complessive funzionale al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2030“.

100 città climaticamente neutre per il Green Deal Europeo

Il progetto delle 100 città neutrali entro il 2030 rientra nelle “missioni” della UE, “un nuovo modo per portare soluzioni concrete ad alcune delle nostre più grandi sfide. Hanno obiettivi ambiziosi e daranno risultati tangibili entro il 2030”. In questo caso riguardano il clima e le città perché “Le città giocano un ruolo fondamentale nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, l’obiettivo del Green Deal europeo. Occupano solo il 4% della superficie dell’UE, ma ospitano il 75% dei cittadini europei. Inoltre, le città consumano più del 65% dell’energia mondiale e sono responsabili di più del 70% delle emissioni globali di CO2″.

Gli obiettivi della missione sono “Realizzare 100 città intelligenti e a impatto zero sul clima entro il 2030” e “Garantire che queste città fungano da centri di sperimentazione e innovazione per consentire a tutte le città europee di seguire l’esempio entro il 2050“.

Per selezionare le protagoniste del progetto, la UE ha invitato a candidarsi le città interessate a diventare a impatto zero sul clima e a mostrare quanto stanno facendo e hanno in programma di fare dal punto di vista della sostenibilità climatica.

Si sono candidate 377 città europe e di queste, dopo l’esame delle informazioni, ne sono state selezionate 100. Le città italiane, oltre a Prato, sono Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Roma e Torino.

Cosa succede adesso

“Le 100 città selezionate sono ora invitate a sviluppare i Climate City Contracts, che includeranno un piano generale per la neutralità del clima in tutti i settori come l’energia, gli edifici, la gestione dei rifiuti e i trasporti, insieme ai relativi piani di investimento – si legge sul sito della Mission – Questo processo coinvolgerà i cittadini, le organizzazioni di ricerca e il settore privato”.

“Gli impegni chiari e visibili presi dalle città nei Contratti per il clima consentiranno loro di impegnarsi con l’UE, le autorità nazionali e regionali – e soprattutto con i propri cittadini per raggiungere questo ambizioso obiettivo – si legge ancora – I Contratti per le Città del Clima saranno co-creati con gli stakeholder locali e i cittadini, con l’aiuto di una Piattaforma di Missione (che è attualmente gestita dal progetto NetZeroCities)”.

“La piattaforma fornirà la necessaria assistenza tecnica, normativa e finanziaria alle città. In totale, Horizon Europe investirà circa 360 milioni di euro in azioni di ricerca e innovazione legate alla Missione (ad esempio in mobilità, energia, pianificazione urbana) nel periodo 2021-23”.

Il riepilogo del progetto e delle città selezionate è qui (pdf)