foto: Augusto Biagini

Salire un po’ di altitudine per cercare un po’ di refrigerio e un bel panorama, immergersi nel verde e nel silenzio dei boschi, fare un po’ di attività fisica dentro ad una riserva naturale. Sono tanti i motivi che ci portano a camminare di questa stagione lungo il nostro Appennino, meglio in un luogo ombreggiato.

Abbiamo chiesto a Tommaso Chiani, guida ambientale e responsabile di Legambiente Prato del Rifugio Le Cave qualche consiglio per passare una giornata all’interno della Riserva Naturale Acquerino Cantagallo. Ci ha consigliato 6 percorsi (di varia difficoltà, a seconda della preparazione di ciascuno che ne approfitterà). Per ogni percorso troverete un link a Strava, un’applicazione che permette di monitorare il tracciamento GPS.

Una raccomandazione: Sono tutti percorsi all’interno di una riserva naturale, chiunque decida di percorrerli o comunque passare del tempo all’interno di essa, è invitato a rispettare l’ambiente che si ritroverà a vivere.

Percorso n°1

Distanza 6,25km
Dislivello complessivo 471m

LINK STRAVA

Descrizione

Percorso ad anello che parte dal parcheggio del Centro visite di Cantagallo, affronta il ripido e fresco sentiero 438 fino a giungere a percorre in breve parte il sentiero 00 per poi deviare sul sentiero 432 in direzione di Cave. Dopo una sosta al rifugio, prosegue sul sentiero 436a, effettua una deviazione passando dalle cannicciaie (due antichi essiccatoi delle castagne trasformati in un ecolodge e in una mostra permanente dei mestieri del bosco) per poi più in basso incrociare il sentiero 436 per giungere nuovamente al parcheggio del centro visite di Cantagallo attraverso attraverso una bel bosco con castagni secolari.

Percorso adatto a persone con una basilare attitudine al trekking. Si incontrano fonti durante il percorso ed è percorribile in ogni stagione (salvo fare attenzione al ghiaccio e alla neve).

Percorso n°2

Distanza 9,84km
Dislivello complessivo 490m

LINK STRAVA

Descrizione

Bel giro ad anello con partenza e ritorno al centro visite di Cantagallo. Si lascia la macchina al parcheggio e ci si inoltra nel bosco, si attraverso il ponte sul rio Ceppeta e si prosegue sul sentiero 438 su comoda mulattiera. Si effettua la deviazione per il sentiero 432b e con una continua e dolce salita si attraversano boschi di faggi e castagno per giungere fino al poggio Tondatoio. Giunti al capanno del Bendini, si prende il 432 in direzione di Cerliano: bisogna fare attenzione a non perdere la traccia! Una volta giunti a Cerliano si seguono le indicazioni per il rifugio le Cave proseguendo su comoda pista forestale. Dopo la sosta al rifugio, si prosegue sul 436a per tornare nuovamente in ripida discesa al parcheggio del centro visite di Cantagallo.

Percorso adatto a persone con una attitudine alla camminata. Si incontrano fonti durante il percorso ed è percorribile in ogni stagione (salvo fare attenzione al ghiaccio e alla neve).

Percorso n°3

Distanza 8,31km
Dislivello complessivo 615m

LINK STRAVA

Fresco e bel giro ad anello con partenza e rientro al rifugio le Cave con direzione le fresche acque del torrente Limentra sul versante al confine con la riserva e la provincia di Pistoia.
Una volta giunti al rifugio, si prosegue percorrendo dietro quest’ultimo il crinaletto del sentiero 432 fino a giungere al passo della Fregionaia. Qui si imbocca il 417a in direzione di Monachino, si attraversa un bel bosco di faggi secolari fino a giungere ad un bivio che dovremmo ignorare e continuare in decisa discesa fino al Monachino. Una volta giunti alla piccola frazione, si può costeggiare il torrente e farsi un bel bagno nelle pozze che si susseguono. Il rientro prevede di imboccare il sentiero 419a e successivamente, dopo aver costeggiato il torrente, deviare sul 419 in direzione Rasa – passo del Trebbio. Giunti al quadrivia del passo, si prosegue sul sentiero 00 in direzione di Fregionaia – Cave – Cerbiancana fino a ritrovarsi nuovamente al passo della Fregionaia incontrato all’andata. A questo punto si ripercorre nuovamente il sentiero 432 per giungere nuovamente al rifugio le Cave.

Percorso adatto a persone con una basilare attitudine al trekking. Si incontrano fonti durante il percorso (Monachino); è percorribile in ogni stagione, ma è sconsigliato in inverno (fare attenzione al ghiaccio e alla neve).

Percorso n°4

Distanza 8,36km
Dislivello complessivo 417m

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Piacevole escursione intorno al monte Bucciana, il monte più alto della riserva, con partenza e rientro dal rifugio le Cave. Si parte percorrendo il sentiero 432 proprio dietro al rifugio per salire in quota e giungere al passo della Fregionaia. Da qui si prosegue sul sentiero 417a in direzione di Monachino. Al bivio che si incontra, si svolta a sinistra in direzione foce di Cerbiancana. Al quadrivia si imbocca il sentiero 00 in direzione Rasa fino a giungere al passo della Fregionaia. Da qui nuovamente il 432 con direzione rifugio le Cave.
L’anello attraversa bellissimi e freschi boschi di faggio, antiche testimonianze di borghi abbandonati nel cuore del bosco.

Percorso adatto a persone con una basilare attitudine al trekking. Si incontrano fonti durante il percorso ed è percorribile in ogni stagione (salvo fare attenzione al ghiaccio e alla neve).

Percorso n°5

Distanza 14,64km
Dislivello complessivo 677m

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Percorso ad anello con partenza ed arrivo al rifugio le Cave.
L’itinerario inizia sul sentiero 432 direttamente da dietro la struttura e sale sul crinaletto attraversando inizialmente un bosco secolare di castagni e successivamente una ombrosa faggeta. E’ possibile visitare anche ciò che rimane delle postazioni della linea gotica e le installazioni dell’artista Ivano Cappelli. Giunti al passo della Fregionaia, si devia sul sentiero 00 in direzione di Cascina di Spedaletto – Foce di Cerbiancana e si percorre tutto il bellissimo e fresco crinale fino a scendere a Cascina di Spedaletto sul sentiero 413. Giunti alla struttura (con funzione di centro visite), si percorre per un tratto il sentiero in salita che costeggia la strada fino a giungere al passo degli Acquiputoli. Si prende la salita su sentiero 432 in direzione Faggione di Luogomano , si oltrepassa la fonte degli Acerelli e si giunge infine al Faggione, il simobolo della Riserva. Da qui si riparte seguendo il sentiero che scende su strada forestale, fino ad un edificio in una abetina (Capanno del Bendini) e da qui , rifocillati alla fonte, si intraprende il sentiero 432 che la fiancheggia. In questo tratto bisogna porre molta attenzione a non perdere la traccia, serve spirito di orientamento e di avventura. In breve tempo il percorso nel bosco porta al bivacco di Cerliano (ulteriore fonte) e in breve, su comoda strada forestale (sentiero 432) nuovamente al rifugio le Cave.

Percorso adatto a persone con un buon allenamento. Percorribile in tutte le stagioni (in inverno attenzione al ghiaccio e alla possibile presenza di neve e calcolare sempre tempi più lunghi).

Percorso n° 6

Distanza 27,09km
Dislivello complessivo 1.397m

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Percorso ad anello con partenza e ritorno al centro visite di Cantagallo.
Dal parcheggio della struttura si percorre la strada sterra in discesa ed al primo bivio si prosegue dritti sul sentiero 438 per giungere fino al crinale. Giunti sullo 00, si prosegue in direzione Cascina di Spedaletto. Al passo della Fregionaia si imbocca il sentiero 417a in direzione Monachino. Tra una fitta vegetazione e faggi monumentali, si giunge alla piccola frazione che segna il confine della Riserva e di provincia e dove è possibile fare rifornimento di acqua alla fonte vicino alla chiesa. Si costeggia il torrente Limentra sul sentiero 415 fino a giungere prima a Ponte a Rigoli ed infine a Cascina di Spedaletto (ristoro, centro visite occidentale della Riserva). Dalla cascina si continua sul sentiero 415 che costeggia la strada carrabile fino a giungere alla sbarra della Riserva e infine al passo degli Acquiputoli. Dal passo, si devia sul sentiero 410 in direzione Passo degli Acandoli (volendo si può effettuare una deviazione su poggio Alto, luogo della memoria della seconda guerra mondiale). Dal passo degli Acandoli , si prende la strada forestale che giunge a Cascinale il Vespaio (un luogo di ritiro e preghiera) e presenza di una fonte di acqua e ristoro. Dalla cascina, si riprende il sentiero e si percorre la strada forestale fino a giungere a Cascina le Barbe (bivacco sempre aperto, fonte d’acqua). Dal bivacco sale un ripido sentiero che ci riporta sulla comoda strada forestale nei pressi del Faggione di Luogomano (che merita una visita). Dopo la visita al Faggione si ritorna sulla strada forestale ed in prossima di una abetina, si scende sul sentiero nei pressi di una struttura (Capanno del Bendini). Accanto alla fonte inizia il sentiero 432 che dovremmo imboccare e percorrere fino a Cerliano (attenzione a non perdere la traccia). Cerliano è un’altra struttura adibita a bivacco e ha nei pressi una copiosa fonte d’acqua. Si prende la strada forestale in direzione del rifugio le Cave (dove è possibile rifocillarsi e fare scorta d’acqua) e proseguire poi in discesa sul sentiero 436a in direzione di Cantagallo. In breve saremo nuovamente alle auto del parcheggio del centro visite.

L’itinerario è consigliato ad un escursionista allenato. E’ tuttavia possibile frazionarlo e percorrerlo in due giornate facendo sosta in una delle strutture ricettive per la notte. Consigliato in estate-primavera-autunno, non in inverno per la presenza di ghiaccio o neve e dunque per le maggiori difficoltà e tempi di percorrenza.