fotografia di Valentina Ceccatelli

Potevamo esimerci da fare un elenco di suggerimenti di regali di Natale? Assolutamente no.

Ecco allora i consigli di Natale di Pratosfera per tutte le persone a cui volete bene. Abbiamo cercato di proporre prodotti o servizi originali legati alla nostra città (direttamente o indirettamente). Oggetti o esperienze che lasceranno a bocca aperta il fortunato o la fortunata. E vi faranno fare un figurone: perché comunque ci teniamo. 

1 – Il “Nocciomiele” dell’apicoltura Il Ronzio di Cantagallo.

Crema di nocciole e miele della Val Bisenzio nello stesso barattolo, per un mix letale per tutte le golose e i golosi. Crea dipendenza: l’apicoltura Il Ronzio è al mercato Terra di Prato tutti i sabati mattina, sennò potete contattarli sui loro social

2 –  Un particolare Gin realizzato a Prato

Il Gin Bathtub della Nunquam è una bottiglia davvero particolare. È l’ultimo prodotto nato nell’opificio di Tavola: si tratta di un gin prodotto in piccoli lotti con il metodo denominato “Cold Compounding”, cioè con la macerazione a freddo (e non con la distillazione) di piante officinali e spezie aromatiche, in prevalenza naturalmente di ginepro, di provenienza biodinamica e biologica in alcool neutro biologico e acqua proveniente dalla sorgente Orticaia a Pracchia. Non è indicato per fare cocktail a base di gin, ma più come digestivo a fine pasto. Dagli un’occhiata.

3 – L’abbonamento ai documentari di Internazionale

Da gennaio torna al cinema Terminale “Mondovisioni”, la rassegna di documentari dal mondo realizzata dal settimanale Internazionale, che da oltre dieci anni porta in Italia opere in lingua originale – con sottotitoli in italiano -, selezionate dai festival di tutto il mondo, su attualità e diritti umani, con un racconto della complessità del nostro tempo attraverso storie esemplari e senza filtri. Tutte le informazioni.

4 – Un gioco in scatola dedicato a Prato

Di questo ve ne abbiamo già lungamente parlato: si chiama “Beato beato chi ha…un tetto in Prato” ed è una sorta di Monopoli ambientato nella nostra città. I soldi si chiamano “lilleri”, gli imprevisti e probabilità sono nostrane e il tabellone è caratterizzato dai quartieri cittadini (anche se in redazione non abbiamo potuto non notare l’assenza di un importante quartiere. Ma non riapriremo questa annosa questione, perché tra poco è Natale). Si trova nei principali negozi di giocattoli della città o sul sito internet del produttore. Leggi l’articolo.

5 – Una cena in un ristorante stellato

Adesso anche a Prato possiamo fare una cena in un ristorante con una stella Michelin. Lo sappiamo, state storcendo il naso: non me lo posso permettere sicuramente. E invece noi vi diciamo che per il momento il menù degustazione base del Paca di via Fra Bartolomeo costa “solo” 60 euro (bevande escluse), che per un ristorante stellato è davvero poco. Unico problema? Dovrete fissare tra qualche settimana, perché pare siano già pieni per più di un mese al momento. Leggi l’articolo.

6 – Un cappello di cashmere Rigenerato

Sostenibile, etico, pratese, parecchio caldo. Rifò è uno dei brand pratesi più noti in Italia in questo momento: un esempio di moda sostenibile per tanti. Sembra strano ma l’idea più innovativa oggi nel campo dell’abbigliamento è proprio nei cenci e gli stracci che tanto hanno reso Prato gloriosa nel mondo. Un ritorno al passato, più contemporaneo che mai. E Rifò ne è un bell’esempio.

7 – Un fine settimana immersi nel bosco

Per gli amanti della natura. Nel cuore della riserva Acquerino Cantagallo c’è una cannicciaia (dove un tempo venivano seccate le castagne) che da qualche anno è stata trasformata in un ecolodge dove poter trascorrere una meravigliosa esperienza 100% a contatto con la natura. Niente corrente elettrica, struttura in pietra, cucina economica, tavolo e letti disposti su due piani illuminati dalle candele: per chi vuole sperimentare un contatto unico con il bosco, percorrere sentieri ed immergersi trai castagneti della riserva. Questa struttura è gestita dal Rifugio Le Cave.

8 – Una degustazione di tè cinese

Al centro del Macrolotto Zero c’è una sala da tè tradizionale cinese. Si chiama Zentè e propone (trai vari eventi) degli incontri di degustazione. La degustazione è un primo approccio per capire come si degusta e si prepara il tè cinese. È un modo per ritrovare tranquillità e relax assaporando sorso dopo sorso un pò di cultura cinese.

9 – Un salume pregiato

Il Suino Nero Macchiaiola Maremmana è una razza di maiale nero tra le più primitive e pregiate d’Italia che fino a qualche anno fa veniva considerato praticamente estinta. Il Poggiolino Montemurlo ha realizzato un lavoro di recupero speciale e adesso conta un vasto allevamento che vive in stato semi brado ai piedi della catena del Monte Ferrato. Da questa particolare razza si producono salumi pregiati che contengono, tra le altre cose, anche acidi grassi Omega-3 (quelli del salmone!). Da poco la loro coppa e il loro prosciutto sono stati inseriti nella guida “Grandi Salumi” del Gambero Rosso.

10 – Una “specie” di lezione di teatro a casa tua

Riccardo Goretti e Massimo Bonechi sono due teatranti pratesi. Forse qualcuno se li ricorderà durante la pandemia nella trasmissione in streaming “Principia il culturale” di Pratosfera con quiz e ospiti. Da qualche tempo producono una serie di video divertenti che si intitola “Impara il teatro con Riccardo Goretti e Massimo Bonechi”, una sorta di divertente e MAI serio corso di teatro per imparare tutti i segreti del mestiere. Adesso è possibile organizzare una serata “Impara il teatro…” direttamente a casa delle persone, prenotando con i due attori un appuntamento. Il risultato sarà sicuramente esilarante: per info basta scrivere a [email protected] o andare qui.

11 – Un capo su misura

Artigianato pratese di qualità per capi su misura. Vi segnaliamo due realtà che trovate in città da cui andare ad acquistare una gift card per un regalo non scontato: un’istituzione e una giovane sarta. L’istituzione è la camiceria Baldini di via del Pellegrino, che da fine ‘800 confeziona camice su misura a Prato. La seconda si trova in via del Serraglio ed è la bottega di Enrica Rossi, ovvero “Lonely Reds” per abbigliamento artigianale e sartoria su misura.

12 – Un panettone artigianale

Mai banale, sempre ben accetto. Forse Prato è una delle città dove la proporzione tra pasticcerie premiate e rinomate e il numero di abitanti è tra le più alte in zona. Scegliete quella che preferite, la varietà di panettone che meglio si confà ai vostri gusti e regalate un bel panettone: Nuovo Mondo, Mannori, Peruzzi, Filippo e Giancarlo, Guastini, I Frari delle Logge, solo per citarne alcuni. Vi segnaliamo che proprio qualche giorno fa il premio “Miglior panettone al Cioccolato Noalya 2022” è andato al pasticciere Fabio Gennaro della Pasticceria Delizia di Poggio a Caiano.