L’artista pratese Chiara Bettazzi espone al MAD (Murate Art District) fino al prossimo 23 luglio “Standby”, un’installazione site-specific “che si sviluppa intorno al tema del deposito, luogo emblema della conservazione ma anche spazio di memorie, materiali ed immateriali, sconosciute e celate alla vista collettiva”, si legge nella presentazione.

La mostra nasce da un progetto di residenza al MAD Murate Art District, destinato ad una produzione inedita commissionata da Museo Galileo e MAD.

“L’intervento installativo di Chiara Bettazzi vede protagonisti gli strumenti scientifici del deposito del Museo Galileo e i reperti lapidei e materiali del deposito del complesso delle Murate – spiega la nota – insieme alle relative schede inventariali, testimonianze fotografiche e documentali. Attraverso ricomposizioni visive questi elementi – fuori contesto rispetto ai loro luoghi di conservazione – diventano oggetto e suggestione per l’opera dell’artista: si apre così un dialogo articolato su differenti livelli di memoria, tra l’immaginario artistico di Chiara Bettazzi e lo spirito che anima la conservazione istituzionale degli oggetti storici e scientifici. Risemantizzati in una nuova geografia della visione”.

“Standby” è curata da Letizia Bocci e Valentina Gensini e “mette in evidenza l’urgenza intimamente legata alla necessità dell’artista di riappropriarsi di una memoria individuale e collettiva, affinché essa non venga dispersa. Il visitatore è invitato così a risalire alle prime tracce di un vissuto e di un pensiero: quello legato alla pratica dell’artista e quello delle due realtà fiorentine. Il risultato è un lavoro di riflessione sulla stratificazione del tempo e della memoria”.

È visitabile tutti i giorni dal martedi al sabato dalle ore 14.30 alle ore 19.30.