Sabato 16 settembre comincerà ufficialmente il percorso di partecipazione per il progetto di rigenerazione dell’area intorno al Fabbricone. Un progetto che da sempre le giunte Biffoni hanno nel mirino ma che solo negli ultimi tempi, grazie al Fondo Europeo per lo Sviluppo e ad un bando regionale che ha fruttato 8 milioni di finanziamento (altri 2 ce li mette il Comune ndr), ha potuto mettersi in moto.

“Con il processo partecipativo inizia il procedimento che renderà la città di Prato proprietaria dell’area del Fabbricone, del Fabbrichino e del giardino – dice l’assessore alla Cultura Simone Mangani – concludendo una storia nata 50 anni fa quando il Fabbricone fu adibito per la prima volta a luogo di spettacolo teatrale  con il debutto dell’Orestea di Luca Ronconi, un’esperienza che ha fatto scuola in Italia e in Europa. Uno dei risultati più importanti di questi anni di Amministrazione è la proprietà pubblica dei teatri, grazie ai fondi europei, alla scelta della Regione Toscana e alla capacità progettuale del Comune di Prato”.

Due le linee di intervento principali: la rigenerazione del polo teatrale, ovvero del Fabbricone e soprattutto del Fabbrichino, che nelle aspettative dell’amministrazione dovrebbe ospitare anche uno studentato e il magazzino del Met. E la creazione di quel “corridoio” che connette il Fabbricone a piazza del Mercato Nuovo e quest’ultima poi al Pin e quindi al centro storico. Il percorso partecipativo si concluderà il prossimo gennaio, il progetto verrà indicativamente prodotto entre il 2024 mentre per l’inizio dei lavori, sempre indicativamente, si dovrà aspettare il 2025. Il termine invece è previsto per il 2029.

A sx l’area attuale, a dx come diventerà

“I due edifici del Fabbricone e del Fabbrichino verranno ristrutturati mantenendo le funzioni teatrali ma aprendosi verso quello che oggi è il
loro “retro”, che domani diventerà invece un’area di accesso privilegiata”, si legge nel documento diffuso durante la conferenza stampa di mercoledì 13 settembre. In pratica, a progetto ultimato, l’ingresso ai teatri avverrà dal retro, dal giardino di Ex Fabrica, per capirsi.

Nell’area tra il Fabbricone e piazza del Mercato Nuovo, spazi che dovranno essere espropriati, sorgerà “un unico spazio verde, attraversabile,
utilizzabile, una nuova porta di accesso al centro della città da Nord, che metta in comunicazione il nuovo polo di attività teatrale con il Polo
Universitario della Città di Prato (PIN)”, spiega la presentazione.

«Con la proprietà pubblica del Polo teatrale del Fabbricone e delle aree circostanti proseguaimo la realizzazione della stretegia urbana della “porta
nord”, che consentirà anche il collegamento del centro storico con il Fabbricone e gli spazi pubblici che in questi anni sono sorti, come le
riqualificazioni del playground del Serraglio, di piazza Ciardi e di piazza del Mercato Nuovo – aggiunge l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis –
Tutto questo costituirà un nuovo parco verde con spazi di relazione in questo quadrante della città, completando  la storia cinquantennale che ha fatto la storia del teatro moderno».

«Mezzo secolo di intensa attività culturale da quando nel 1974, con una scelta lungimirante, il Comune e il Teatro avviarono il Laboratorio di Progettazione Teatrale di Prato con la direzione del maestro Luca Ronconi, all’interno del magazzino doganale di una delle aree industriali storiche della città –   afferma il presidente del Teatro Metastasio Massimo Bressan – Grazie al progetto finanziato dalla Regione Toscana, Commissione Europea e Comune di Prato, l’area che è stata in questi anni utilizzata dal Teatro diventa uno spazio pubblico, patrimonio della città, un bene collettivo che siamo felici di aver gestito e che apriremo sempre di più alla partecipazione dei cittadini».

“La Regione Toscana ha scelto di finanziare l’opera con risorse importanti, ma è il Comune di Prato ad avere il merito di aver presentato davvero un bellissimo progetto per la trasformazione di questa parte della città, coinvolgendo la Fondazione Metastasio –  commenta la Capo di Gabinetto della Regione Toscana Cristina Manetti – Questo è un progetto di grande valore, che renderà ancora più fruibile e bello per i cittadini quello che è già un luogo di cultura con 50 anni di storia alle spalle. Questa Ammnistrazione ci ha sempre creduto , fin dall’inizio, e con tenacia ha portato avanti la propria idea di nuovo volto dell’area a nord della città e la Regione è per questo davvero fiera di aver dato il ptroprio contributo. Ancora una volta Prato si dimostra una città operosa, che lavora e che guarda sempre al futuro con nuove idee e progetti di sviluppo”.

Il programma del processo partecipativo

Camminata e laboratorio “Immagini di città”

Sabato 16 settembre, con ritrovo alle 17 davanti al Fabbricone, avrà luogo la camminata condotta da Massimo Bressan, presidente della Fondazione Teatro Metastasio, che con Graziano Graziani, curatore del progetto Immagini di città”, e con l’architetto Giuseppe Guanci, esperto di archeologia industriale, accompagnerà i partecipanti in un tour di due ore circa intorno all’area teatrale.

L’appuntamento successivo si svolgerà sabato 23 settembre, dalle 18 alle 20, sempre presso gli spazi del Fabbricone, per un momento di restituzione del laboratorio artistico “Immagini di città”, sulla toponomastica e i segni urbani della città di Prato, realizzato da MET nei mesi scorsi presso il Teatro Magnolfi. Il progetto “Immagini di città”, attraverso le storie e le vicende della città di Prato e la sua toponomastica, ha invitato i partecipanti a proiettarsi verso il presente di una città riletta, riscritta e ridisegnata attraverso un esercizio di immaginazione.
Durante l’evento del 23 settembre i lavori svolti verranno presentati al pubblico e i risultati delle attività estive potranno servire come impulso per il processo partecipativo che inizia e che occuperà i prossimi mesi autunnali.

Incontri di approfondimento

Sono previsti una serie di approfondimenti tematici (tutti ospitati presso gli spazi del Fabbricone) che consentiranno ai partecipanti di confrontarsi con ospiti di grande fama sul rapporto tra aree teatrali e città da moltissimi punti di vista.

Venerdì 3 novembre, dalle 17 alle 19 si comincia con gli architetti Eva Prats e Ricardo Flores, protagonisti del progetto di riqualificazione di una fabbrica fatiscente a Barcellona, trasformata in teatro. L’incontro sarà introdotto da Marco Brizzi.

Sabato 4 novembre, dalle 17 alle 19, Marco Cremaschi, professore alla scuola di Urbanistica di Sciences Po, tratterà il tema del rapporto tra teatro e città dal punto di vista delle politiche urbane. L’incontro sarà introdotto da Marco Brizzi.

Venerdì 10 novembre, dalle 17 alle 19 protagonista dell’incontro di approfondimento sarà Gianfranco Capitta, giornalista e profondo conoscitore della cultura teatrale nazionale e delle vicende legate all’attività di Ronconi a Prato.

Il ciclo di incontri di approfondimento si concluderà l’11 novembre, dalle 17 alle 19, con Elena Pirazzoli, docente di Storia dell’Arte dell’Università di Bologna. Introdurrà l’incontro Marco Brizzi.

Appuntamento significativo è quello di domenica 29 ottobre, dalle 9:30 alle 12:30, con una “Camminata a scala urbana per immaginare la futura porta nord della città e il percorso dei teatri”, che porterà i partecipanti ad esplorare l’area che dal Fabbricone di estende verso il Bisenzio, il Teatro Magnolfi e il Teatro Metastasio. Ritrovo davanti al Fabbricone.

Il 30 novembre e il 7 dicembre, dalle 15 alle 19, si svolgeranno presso il Teatro Magnolfi i due laboratori partecipativi condotti da Simurg Ricerche, con l’obiettivo di raccogliere istanze, proposte, interessi e riflessioni sulla progettazione della nuova area verde che unirà gli spazi teatrali con piazza del Mercato nuovo, assumendo l’ambizioso ruolo di “porta nord” della città. Agli incontri è invitata la cittadinanza in generale, il mondo del commercio, i residenti delle aree prospicienti l’intervento di riqualificazione, i portatori di interessi, le associazioni, gli studenti e tutti coloro che potranno portare la propria esperienza e le proprie aspettative.

In parallelo allo svolgimento del percorso, verrà diffuso un questionario on line al fine di raccogliere opinioni e indicazioni, anche da parte di chi non avrà la possibilità di partecipare agli incontri previsti.

Il percorso partecipativo terminerà giovedì 11 gennaio, con il seminario di chiusura previsto presso il Teatro Fabbricone alle ore 17:30 aperto a tutti, dove verranno presentati i risultati del processo partecipativo e le proposte che il Comune intende accogliere ed integrare alla strategia territoriale. Per avere notizie sugli appuntamenti del processo partecipativo è possibile consultare il sito della Regione qui.