Per festeggiare i dieci anni dalla riapertura, Palazzo Pretorio ha inaugurato un nuovo percorso multisensoriale “con contenuti interattivi, opere da toccare e da ascoltare, guide nella lingua dei segni, nuovi device multimediali e introduzione di linguaggi contemporanei”.

«In questi dieci anni il Museo di Palazzo Pretorio non ha mai smesso di saper raccontare la storia e la contemporaneità di Prato. E ancora oggi, con l’impegno di essere un Museo sempre più inclusivo e aperto, è testimone di una Città che, forte della sua identità di città partecipata, ha fatto dei temi dell’integrazione e dell’inclusione i fattori chiave di una governance multilivello – ha detto il sindaco Matteo Biffoni – Dobbiamo sempre più prendere consapevolezza che la potenzialità e la forza competitiva di Prato sono dovute in parte alla sua capacità di essere una comunità che ha sconfitto i pregiudizi sulla diversità».

“Ispirato fin dalla sua riapertura ad una concezione rispettosa dei principi dell’accessibilità e dell’abbattimento delle barriere architettoniche, con una progettualità orientata all’inclusione, il Museo presenta ora nuovi interventi che insistono sulla prospettiva di una visione museologica aperta e sempre più inclusiva – si legge nella presentazione – realizzati grazie agli specifici fondi del PNRR dedicati alla rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e dei luoghi della cultura pubblici a cui il Museo di Palazzo Pretorio ha avuto accesso grazie ad un progetto di sviluppo e implementazione delle proprie dotazioni tecnologiche e tiflodidattiche, improntato alla sempre maggiore accessibilità e ad una migliore fruizione dell’esperienza di visita”.

«Il programma delle Celebrazioni per il decennale si arricchisce con questo progetto che riflette quello che è da sempre l’impegno del Museo: promozione dell’inclusione, abbattimento di tutte le barriere, superamento dell’idea di museo quale contenitore di opere, costruendo nel tempo narrazioni articolate e iniziative condivise per coinvolgere pubblici sempre più ampi alla vita del Pretorio»​, ha detto l’assessore alla Cultura Simone Mangani.

«Nella consapevolezza che l’arte debba essere vettore di coesione e di integrazione sociale, il Museo di Palazzo Pretorio si mette in gioco e dà così forma a nuovi modi di leggere la bellezza», aggiunge Rita Iacopino, direttrice del Museo di Palazzo Pretorio.

Il nuovo percorso

“Il nuovo percorso parte dal piano terra con un plastico multimediale interattivo che ricostruisce tridimensionalmente in scala il Palazzo Pretorio e che consente l’esplorazione tattile dell’edificio favorendo la “leggibilità” ai visitatori con ridotte capacità visive. Audio attivabili con un tocco sui punti corrispondenti muniti di sensore permettono di ripercorrere le fasi storiche del Palazzo in un viaggio attraverso alcuni significativi elementi architettonici: la scala principale, la bifora duecentesca, la nicchia gotica, il campanile e la porta del Monte dei Pegni. I criteri con cui tali audiovisivi sono stati sviluppati sono frutto anche delle indicazioni emerse dal confronto con associazioni ed enti che quotidianamente lavorano e si interrogano sulle questioni dell’accessibilità. Orientata all’immediatezza, alla semplicità d’uso e alla stimolazione sensoriale, questa nuova postazione diventa utile e attrattiva per tutti i visitatori, senza alcuna distinzione.

Uno spazio del museo è stato dedicato alle riproduzioni tattili di treopere che fanno parte della collezione permanente: la Madonna col bambino tra due angeli di Donatello, il Ritratto di Albert Skira di Jacques Lipchitz e il Gioacchino Rossini di Lorenzo Bartolini. Realizzate tramite scansione e stampa in resina foto catalizzante 3D, le copie in scala reale riproducono fin nei minimi dettagli gli originali, offrendo un’esperienza completa di fruizione delle opere d’arte ai soggetti non vedenti e ipovedenti, ma non solo: la colorazione uniforme, differente dall’originale, consente a tutti i visitatori di leggere diversamente la volumetria e la superficie dell’opera.

Un focus a parte per il polittico di Giovanni da Milano raffigurante la Madonna col Bambino e Santi, collocata al primo piano del Museo. L’originale, già valorizzato con una postazione touch screen e contenuti dedicati, si arricchisce delle riproduzioni tattili in resina del medesimo e di due dettagli, oltre che di nuovi audiovisivi in Lingua Italiana dei Segni (LIS) e in International Sign Language (IS).

Rientra, infine, nell’obiettivo di essere un Museo di relazioni, anche il restyling della sala conferenze del Pretorio, che ha comportato una ridefinizione dello spazio finalizzata alla valorizzazione dell’ambiente settecentesco al cui interno si sono aggiunti sofisticati interventi per il perfezionamento dell’acustica.

All’interno del programma di eventi, conferenze, musica, performance e attività organizzate per celebrare i “10 anni del Museo di Palazzo Pretorio”, sono già in corso “Musei in Dialogo”,il ciclo di conferenzeche unisce i musei di Palazzo Pretorio e dell’Opera del Duomo di Prato con conferenze di storici, docenti e studiosi su temi legati all’arte e alla storia, affrontati ogni volta con un focus e un taglio differente e “Walk in Sound – del tempo e dello spazio”,la performance site specific a cura dell’artista Francesco Dendi: un’esperienza multisensoriale collettiva dove il percorso museale si arricchisce di contaminazioni sonore e testuali.

Inoltre è stato lanciato il contest fotografico #Pretorio10, che richiede ai partecipanti di pubblicare sui loro canali social la foto di un momento speciale vissuto al Museo con l’hashtag dedicato. Ogni foto viene è condivisa sul profilo Instagram del Museo di Palazzo Pretorio per essere votata dal pubblico, che decreterà il 31 marzo le cinque foto migliori.