Via Mazzini è una delle strade più desolate del centro storico di Prato. Una via grigia di giorno e buia di notte, che collega il Metastasio a piazza San Marco, piena di fondi sfitti e auto parcheggiate. Una strada ormai lontana dai fasti cui solitamente – in altre città – viene associato il nome cui è intitolata. Alcuni esercizi però resistono e anzi, alzano addirittura la testa.

È il caso dell’artista Laura Balla, che si era già inventata “Art Invasion”: da un paio di mesi si è messa in testa di trasformare in colore tutto il grigiore di via Mazzini, la strada dove ha il proprio studio.

Ha cominciato sulla saracinesca di un fondo sfitto, ha continuato con installazioni di altro tipo (Coni Art) e poi proceduto con nuovi dipinti e “colorazioni” sulle saracinesche abbassate, sempre con il benestare dei proprietari dei fondi sfitti.

Ad un certo punto, ha deciso di lanciare una raccolta fondi per stravolgere definitivamente l’umore della strada. Con queste parole: «Voglio trasformare via Mazzini a Prato in una galleria d’arte a cielo aperto dipingendo e facendo dipingere le serrande dei locali chiusi. Laddove c’è arte arriva il rispetto: è un modo molto semplice non solo per abbattere il senso di abbandono, ma anche per rendere realmente più sicuri i luoghi e restituire la città a chi desidera viverla serenamente». In cambio delle donazioni elargisce opere d’arte.

Nel momento in cui scriviamo è cominciata la decorazione della terza saracinesca e sono stati raccolti 1.390 dei tremila euro stimati per dipingerne un’altra ventina in tutta via Mazzini. Se vuoi contribuire e sostenere la riqualificazione di via Mazzini, vai qui.

Via Mazzini non è certo la sola strada del centro storico che avrebbe bisogno di un “trattamento artistico”, in attesa che le tante – non tutte – saricinesche chiuse tornino ad alzarsi: via del Serraglio, via Banchelli, via Cavallotti e via San Giorgio, solo per fare qualche esempio.