Comincia l’Off Tune Festival 2024 e abbiamo chiesto ad Alberto Castellani di A-Live, che insieme a Santa Valvola e all’associazione South Park organizza il festival, di raccontarci i protagonisti di questa edizione. Purtroppo la band statunitense dei Nebula, nome di punta della prima giornata, ha annullato il tour mondiale che doveva partire proprio da Prato a causa di un grave lutto. Il programma in dettaglio dell’Off Tune Festival è qui.

Una nuova edizione dell’Off Tune Festival e una nuova formula.

«Diciamo che il mercato musicale è molto vicino alla saturazione e che è sempre più difficile trovare equilibrio tra i mezzi a disposizione e quello che piacerebbe fare. Quest’anno quindi abbiamo cambiato formula: togliamo lo scoglio del biglietto a pagamento e puntiamo tutto su band giovani e promettenti senza rinunciare al nostro approccio, che privilegia artisti capaci di live che sanno farsi ricordare».

Cominciamo con la prima giornata. I Nebula, dopo la morte del bassista nei giorni scorsi, non ci saranno.

«Un fulmine a ciel sereno. L’intero tour mondiale che doveva cominciare proprio da Prato è stato cancellato. Per rispetto abbiamo deciso, di comune accordo, di non proporre nessuna sostituzione. Ci saranno quindi i Sir Rick Bowman, una vecchia conoscenza della zona pratese. Il loro nuovo album è con l’etichetta Santa Valvola e ci sembrava giusto dargli spazio. Puoi sarà la volta dei Tomorr, una band italiana, una band oscura e abbastanza estrema che sta facendo un ottimo lavoro e sta girando molto in ambito underground. Ci saranno infine i Motorist, band canadese molto particolare. Ci piaceva l’idea di farli suonare a Prato e visto che facevano alcune date in Europa abbiamo colto la palla al balzo».

La seconda giornata sembra quella più varia, come generi e come approccio.

«Ci sono i Punkcake, un gruppo di ragazzi di 19 anni che hanno fatto bene al Rock Contest, e poi i Vuoto Impero. Fanno post hardcore, sono un duo e vengono da Firenze. Sono veramente bravi e hanno messo d’accordo tutti. I Crows invece sono una grandissima band inglese, una band che ha già fatto qualche disco e che suona da tempo, sono uno dei nomi emergenti della nuova ondata rock inglese. Nel loro ultimo album c’è lo zampino del cantante degli Idles. È uno di quei gruppi che potrebbe fare parecchio bene in futuro. È sempre difficile sbilanciarsi ma valeva la pena portarli in Italia per la prima volta. Ci piace portare a Prato le novità, proporre cose interessanti da un punto di vista musicale, per questo accanto ai Crows ci stanno bene gli Special Interest. Sono americani e fanno un glam rock molto particolare. Sono una formazione quasi tutta al femminile che fa dei live molto belli, dal grande impatto visivo».

L’ultima sarà invece una giornata molto lunga, con la festa del Cencio’s come gran finale.

«I concerti cominceranno verso le 17,30 sul palco esterno, dove suoneranno cinque band, e altre due suoneranno sul palco centrale nella sala eventi. Sul palco esterno comincerà Almorto, l’altro nome pratese del festival, e a seguire i Flyng Disk, un gruppo stoner che sta girando molto in Italia, capaci di live molto intensi, e poi arriveranno gli americani Body Double. Sono un duo spericolato, che dà il massimo sul palco. Come dicevo la nostra filosofia è quella di far ascoltare artisti e band varie, che magari non rientrano tutti nelle tue corde come gusti personali, ma tutti devono saper suonare e stare sul palco come si deve. È una cosa fondamentale. Poi toccherà a Sara Parigi e si mescoleranno un po’ i generi. Sta andando molto bene con l’album nuovo, ha fatto alcune date negli States. Dopo di lei ci saranno i fiorentini Plastic Man e il loro garage rock per poi passare a Gurriers e Enola Gay. Sono due band emergenti irlandesi, amici tra di loro, per la prima volta in Italia. Gli Enola Gay vengono da Belfast e fanno un noise punk molto tirato mentre i Gurriers secondo me avranno una bella ascesa, fanno live fenomenale con il loro post punk ben suonato e divertente. Questi due gruppi sono le nuove latitudini della musica rock irlandese».