femicidio

29 ottobre 2014, Terni

È stata uccisa in casa dal marito con due coltellate all’addome. I figli di 2 e 7 anni dormivano nella stanza accanto. È accaduto a Terni. Lei si chiamava Laura Livi, aveva 36 anni ed era consulente legale. Lui, Franco Sorgenti. Aveva 66 anni. Dopo il delitto si è consegnato agli agenti della penitenziaria del carcere cittadino: “Ho ucciso mia moglie” ha detto.

27 ottobre 2014, Catania

L’ha uccisa al culmine di una lite perché si era rifiutata di ritornare con lui. Poi ha vagato per tutta la notte. Al mattino la polizia lo ha fermato. Ha 27 anni, del Senegal, l’assassino di Veronica Valenti, 30 anni, di Belpasso. I due da mesi avevano interrotto una relazione sentimentale, poi quel chiarimento, la lite e il delitto: l’ha colpita ripetutamente al petto con un coltello mentre erano in auto.

24 ottobre 2014, Comiso, Ragusa

Sylvie Monjia Ayed, aveva 34 anni. È stata uccisa dal padre, Rafih Ayed, di 60 anni, che le ha sparato durante una lite per motivi economici. La famiglia è di origine tunisina. Sylvie lascia tre figli di 14, 13 e 7 anni.

21 ottobre 2014, Agrigento

Angelina Butera, 72 anni, e sua figlia Concetta Traina, 27, sono state uccise dal fidanzato di Concetta, Mirko Lena, 27enne, che poi si è suicidato. Il giovane sarebbe entrato nella casa della compagna da una porta-finestra e, armato di un coltello, l’avrebbe uccisa nel sonno. Poi avrebbe ucciso la madre e infine l’avrebbe fatta finita impiccandosi all’interno della stessa abitazione. Su una parete della stanza nella quale si è suicidato Mirko avrebbe scritto «È finito il buio» e ha quindi lasciato una copia della Divina Commedia aperta su un passo dell’Inferno.

17 ottobre 2014, Bologna

Teodolinda Capitani, 84 anni, è stata trovata morta nel suo appartamento. A ucciderla Ilenia Oggiano, 35 anni, originaria di Cagliari e da tempo residente a Bologna. Da alcune settimane lavorava per la vittima come collaboratrice domestica.

14 ottobre 2014, Milano

Sonia Trimboli, 42 anni, era già scampata per miracolo ad agosto alla violenta aggressione di Gianluca Gerardo Maggioncalda, il fidanzato coetaneo, che era stato fermato per poche ore e poi rilasciato dalla polizia. La sera del 13 ottobre, invece, Sonia non ha fatto in tempo a fuggire: Maggioncalda l’ha uccisa. Poi ha confessato chiamando un amico, che ha avvertito le forze dell’ordine.

7 ottobre 2014, Tivoli, Roma

E’ stata la nipote a massacrare prima con un coltello e poi a martellate Rosina Raffaele, 74 anni, sorella di suo padre. «Mia zia ha parlato male dei miei genitori e allora non ci ho visto più», ha detto Lucia Raffaele, 41 anni, durante la confessione. La famiglia di Lucia e quella di Rosina da tempo non si parlavano.