Ho notato che in questo periodo in diversi giardini pratesi ci sono degli alberelli carichi di belle e tonde arance, come tardivi ricordi natalizi. E non ho potuto fare a meno anche di notare che, immancabilmente tutti gli anni, i loro proprietari le lasciano sfracellarsi a terra in un viscido e solare tappeto. Un vero spreco! Peccato! Perché se ne può ricavare una delle marmellate più prelibate che avete mai assaggiato, dolce con un leggero tocco d’amaro.

Si tratta dell’Arancia Amara (Citrus aurantium), certo ci vuole un po’ di pazienza, un po’ di lavoro, ma ne sarete ampiamente ripagati dalle crostate e dai biscotti che ne ricaverete, o semplicemente sul pane con il burro. Se volete provare a salvare le vostre arance ( o anche quelle del vicino, del conoscente, del parente…potrete sempre ripagarli con qualche vasetto del vostro lavoro), dando un senso alla loro decoratività, una seconda vita.

Raccogliete le arance, tagliatele a fettine molto sottili, buccia compresa, buttando la parte superiore e inferiore del frutto e raccogliendo tutti i semi in un piccolo sacchetto di tela, (verranno messi in pentola insieme alle fettine d’arancia, credo che aiutino la formazione della gelatina). Dopo aver ricavato 1 Kg di fettine, (vi consiglio di farne 1 Kg per volta, vedrete che una quantità maggiore diventa ingestibile), mettetele in una pentola dai bordi alti insieme al sacchetto di semi e 2 litri e mezzo d’acqua. Portare ad ebollizione normale, passati 25 minuti togliete la pentola dal fuoco, buttate il sacchetto con i semi, e aggiungete 2,250 Kg di zucchero, (non inorridite per la quantità di zucchero, nemmeno a me piacciono le marmellate troppo dolci, ma vi assicuro che questa è la giusta dose), Riportate a ebollizione per altri 25 minuti, questa volta magari girando un po’ con il mestolo.

A questo punto la marmellata dovrebbe aver raggiunto la giusta consistenza, potete fare una prova mettendone un cucchiaino in un piattino nel frigo, se va bene invasate secondo i vostri metodi abituali. Altrimenti potete bollire la marmellata qualche altro minuto, ma non esagerate o perderà la bellissima trasparenza dorata.
Così se passando non potrò più bearmi del bel colore dei vostri alberelli mi consolerà pensarvi alle prese con una bella fetta di dolce.

Lorena.