Prato avrà il suo biciplan. L’ha annunciato ieri mattina, in commissione 3, l’assessore alla mobilità Filippo Alessi: “Abbiamo istituito una consulta, composta da tutti quei soggetti che hanno a che fare con la bicicletta, per studiare insieme il biciplan di Prato”.

Una novità per Prato e soprattutto una novità cui arriviamo con un leggero ritardo rispetto a molte altre città italiane.

Cos’è il “Biciplan”?

Il Biciplan è il piano per la mobilità ciclabile e cioè la programmazione degli spostamenti in bici in una città. Non è solo “fare piste ciclabili” ma pensare come meglio collegare la città attraverso le piste ciclabili.

L’assessore Alessi, per presentare l’idea, ha fatto l’esempio di Pesaro. Città di 95mila abitanti che per promuovere l’uso delle proprie piste ciclabili le ha presentate come se fossero “linee di una metropolitana di superficie”. “E’ solo un esempio, perché poi ogni città ha le proprie particolarità ma il concetto non cambia – ha detto – le piste ciclabili sono uno dei tanti tasselli che compongono il piano mobilità di una città. Sono un servizio in più e anche un modo per attenuare il traffico che avvolge il centro storico”.

Walter Bernardi, filosofo e storico della scienza alla guida dell’associazione “Prato Città in bicicletta” che avevamo presentato lo scorso anno, ammette che il biciplan “è il libro dei sogni della ciclabilità e che finalmente qualcosa comincia a muoversi” coinvolgendo tutti coloro “che pensano ad una Prato senza auto, più bella e vivibile”.

Prato: 53 km di piste ciclabili

Le due ruote come alternativa all’auto: per spostarsi come se fossero delle vere e proprie strade alternative. Prato, secondo il sito del Comune possiede 53 km di piste ciclabili, tra quelle realizzate e quelle in via di realizzazione.

Tra le città che hanno realizzato il proprio biciplan spicca Torino che con il suo milione o quasi di abitanti porterà la lunghezza delle proprie piste ciclabili da 175  a oltre 300 km di lunghezza. Però, per esempio, Bassano del Grappa (43mila abitanti che si allargano a 150mila con le zone limitrofe) ha approvato il proprio Biciplan lo scorso anno per un totale di 63 km di piste ciclabili tra già esistenti e non. Per non parlare di Reggio Emilia (Foto anteprima: 175mila abitanti), considerata dagli amanti della bicicletta la regina di tutte le città: più di 175 km di percorsi ciclabili. Una situazione un po’ diversa da quella di Prato e dei suoi quasi 200mila abitanti.


A scuola in bicicletta

L’idea è di Valerio Barberis, che l’ha sperimentata in prima persona. Racconta l’assessore: “Io vengo abitualmente in centro con la bici (che adesso mi hanno rubato però) e avrei voluto portare anche mio figlio ma quando ho chiesto se era possibile portare la bici di mio figlio all’interno della scuola, mi hanno risposto che era complicato. Credo che invece sarebbe una buona idea – aggiunge – dare la possibilità di andare a scuola in bici e di poterla lasciare nel cortile delle scuole. Rientrerebbe nel discorso di educazione alle due ruote che vogliamo avviare nelle scuole. Ne ho parlato con l’assessore Ciambellotti – conclude – perché ci sarebbe da stanziare dei finanziamenti per la costruzione di questi recinti”.