“Francesco Nuti ha deciso di affidare a noi il suo ritorno sul palcoscenico. E noi ce la metteremo davvero tutta per non deluderlo. Ci metteremo il cuore e la passione. Il resto ce l’ha messo lui. La sua vita, la sua creatività, il suo dolore, la sua forza. E questo suo gran ritorno non poteva non partire da Prato, o meglio dal Metastasio di Prato: è su questo palco che il grande Cecco ha mosso i primi passi come attore ed è da qui che muoverà che rinascerà come artista”. È stato commovente ed esilarante ascoltare le parole di Alessio Sardelli e di coloro che hanno presentato stamani in Palazzo comunale “Francesco Nuti. Andata, caduta e ritorno”, lo spettacolo diretto dal regista Valerio Groppa, che debutterà al Metastasio il 29 e il 30 dicembre prossimi. C’erano proprio tutti a lanciarlo: il sindaco Biffoni, l’assessore alla cultura Mangani, il regista Groppa, l’attore principale Nicola Pecci, la voce narrante nonché amico storico di Nuti, Sardelli, il maestro Marco Baracchino, e il produttore esecutivo di Ecoframes Cosimo Pagliai. Su tutti Giovanni, il fratello, quel fratello che di Francesco è ormai voce e braccia. Mancava solo lui, certo, ma solo fisicamente: perché la commozione e il coinvolgimento che ognuno di loro ha mostrato parlando di Francesco, della sua storia, del suo passato e di quello che verrà era palpabile, un assaggio, seppur piccolo, delle tante emozioni che sono certa trasuderanno da quel palcoscenico a fine dicembre.

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“Francesco è un albero che darà ancora molti frutti e questa produzione lo testimonia – ha spiegato Giovanni Nuti -. Si tratta di un lavoro che nasce dalla fusione tra un disco fatto con mio fratello Note di Cecco e la sua biografia. Il risultato lo giudicherete voi stessi. Per questa magia teatrale ringrazio Groppa, che con Pecci e Sardelli è riuscito a realizzare una sintesi unica”. “Sono io che ringrazio voi – ha quindi precisato il giovane regista –.  Vi ringrazio per avermi permesso di lavorarci, per avermi permesso di esprimermi. Da parte mia ho investito tutta la grazia, l’amore e il rispetto che possedevo per un artista così immenso, di cui sono fan da sempre. Quello che incontrerete al Metastasio (e che è già stato portato in scena il 5 agosto a Castiglioncello in un’anteprima che si è guadagnata 12 minuti di standing ovation ndr.) è una storia vera, la sua storia vera, senza sconti. Dalla nascita, all’apice, fino alla crisi e alla malattia. Non mancherà la cruda critica al mondo dello spettacolo, che non ha esitato a voltare le spalle a Nuti nei suoi momenti più bui, e non verrà certo saltata la grande fatica del ritorno. Di questo ritorno. Che inizia da Prato per muoversi poi in tutta Italia. Sì perché Cecco è un artista pratese amato però da tutto il paese. Che dire? Gioirete, riderete, soffrirete e piangerete con lui, con noi. E Pecci, l’attore principale, vi porterà per mano a scoprire ogni lato del vostro amato concittadino”. “Vero – ha precisato Pecci, attore pratese che mai ha lavorato nella sua città e che si dice, dunque, emozionatissimo al solo pensiero – ma sia chiaro: io non sarò Francesco, non cercherò di imitarlo, sarebbe stato impossibile. Sarò un giornalista che cercherà di entrare nel personaggio Francesco. Resterò sempre altro da lui, dunque, ma insieme a voi entrerò in empatia totale con lui. È stato ed è un lavoro coinvolgente ed emozionante, che sono onorato di aver avuto l’occasione di fare”.

Una performance di alto valore, dunque, la cui ciliegina sulla torta è la musica dal vivo. Una band di grande calibro – con Milko Ambrogini al basso e contrabbasso, con Claudio Giovagnoli al sax e clarinetto, con Francesco Menici al piano e tastiere, e Fabrizio Moranti a percussioni e batteria – eseguirà le musiche dei fratelli Nuti arrangiate da Marco Baracchino, che dirigerà, suonando anche la chitarra. “La musica ha sempre avuto un posto di primo piano nella vita artistica di Francesco – spiega Baracchino – e in questo spettacolo non poteva dunque avere che un posto di primo piano. Andata, caduta e ritorno non è solo una performance teatrale: è anche un concerto. E che concerto. L’armonia con cui abbiamo lavorato al progetto fin da subito ha infatti dato i suoi gran bei frutti”.

“Sarà, infatti, durissima tener lontano Nuti dalle prove al Met – precisa Giovanni – e vi posso anche dire che è talmente pieno di idee e voglia di fare che abbiamo già pronte due sceneggiature che presto vedranno la luce. Una di queste, la più vicina alla realizzazione è Olga e i fratellastri Bindi. Con questa mio fratello dimostrerà finalmente a chi avesse ancora dubbi che è un autore di grande qualità”.

“Ci tenevamo, Prato ci teneva ed eccoci qua – ha esordito il sindaco -. E sono sicuro che in tre giorni dall’inizio della prevendita prevista per il primo novembre al Metastasio i biglietti verranno venduti tutti. Prato ama Francesco, perché è un simbolo, è un personaggio prezioso, un pratese unico. Basta pensare che il film Madonna che silenzio c’è stasera è il dvd più venduto della storia pratese”. Stesso entusiasmo anche in Mangani, che parla di un “Cecco da Narnali amato da tutta Italia. Questo spettacolo è l’omaggio a una vita, a una vita piena e unica. Siamo felici di poter contribuire a questo ritorno”.

Il biglietto costerà 9 euro, solo 9 euro, la metà del costo reale. L’altra metà la coprirà il Comune, che con fierezza l’ha inserito nel suo Prato Festival Natale 2014. Per info: [email protected], www.ecoframes.net, www.metastasio.it.