MERCOLEDI’ 11

Capanno BlackOut: Urban Blackout Contest

Arriva la seconda puntata dell’Urban BlackOut Contest, tutto dedicato alle band emergenti o che proprio non sono nemmeno emerse e stanno li a bordo vasca. Sul palco Il ballo dell’orso, P.u.m.a., Glowing coal rise again, Elephant, Energa, Lounder Jaff, e uno che presenta e dice un sacco di cose strane. Occhio a sottovalutare le band emergenti, o quelle a bordo vasca, perchè a volte ti ci fanno rimanere (in senso buono, ovviamente).

VENERDI’ 13

ControSenso: Tanks and tears+Quiet Pig

Serata tutta pratese al ControSenso: sul palco Quiet Pig e Tanks and tears: il primo disco dei Tanks and tears è in uscita a marzo per Swiss dark nights, e si chiama Know yourself. Sono un misto più che dignitoso e anche parecchio piacevole di post punk, grunge e wave. I Quiet Pig sono un pezzo dei Just Dogs, un pezzo dei Nausea e un pezzo degli Idlegod, sono seguiti da Santa Valvola e giuro, fanno le buche in terra. Prendete i Sonic Youth, shakerateli coi Beatles e aggiungete una spruzzatina di Dead Boys. Olè.

Capanno BlackOut: Electronight con Rider Knaves+Luca Di Venere dj set

Duo di dj/producer (Andrea Cavalensi e Claudio Dattolo) che hanno iniziato a 14 anni e, sette anni dopo, hanno all’attivo Ep e un discreto filotto di concerti. Musica elettronica, electrohouse e, in chiusura, il dj set di Luca Di Venere. 

Exenzia: Litfiba tribute Firenze – La trilogia del potere

Quando si dice Trilogia del potere si parla di Desaparecido, 17 re e Litfiba 3: un terzetto ormai assurto al misticismo, nella musica rock italiana. La tribute band Litfiba Tribute Firenze li porta sul palco dell’Exenzia di Prato venerdì sera.

No Cage: Vinterblot+Blissful plague

Pagan death metal per i baresi Vinterblot, che sono bellissimi e bravissimi e a cui voglio discretamente bene, melodic death core per i Blissful Plague, che sono in guerra con una delle loro testate e a cui auguriamo una vittoria schiacciante.

H2No: Diaframma

I Diaframma arrivano a Pistoia! Davvero devo presentarvi i Diaframma? Ce n’è bisogno? Ok, chi fra di voi ha vissuto finora con la testa in una scatola sappia che sono una delle band che ha contribuito a far nascere e crescere la new wave italiana, insieme a gente tipo Litfiba e Neon. Ah, e non spostate il microfono a Fiumani mentre canta. Non solo gli rompete i coglioni, ma reagisce (giustamente) piuttosto male.

Cycle: Threestepstotheocean+Babel+Deaf eyes+Dankaila+Ginevra

Il Cycle di Calenzano dove tira fa canestro. Serata praticamente strumentale, una roba che non fa quasi nessuno e che in effetti ci sta proprio bene. I Threestepstotheocean hanno un nome difficilissimo da scrivere al computer, ma sono epici, potenti e mamma mia. I Dankaila fanno post-rock e hanno suonato con gente tipo i Gazebo Penguins. I Deaf Eyes sono di una potenza monolitica. I Babel condensano la nebbia della val Padana in un disco, urlandoci sopra un bel po’ e sparando echi e delay come facevano i vichinghi urlando “OOODIIIINOOOO” alla io radar per capire se stavano per spalmarsi su uno scoglio. I Ginevra cantano poco, ma quando lo fanno sono cattivi forte. Post metal per voi. Olè.

SABATO 14

ControSenso: To lose la track presenta: Girless and the orphan+Dags!+Zambra+Valerian Swing

To lose la track compie dieci anni, e festeggia (anche) al ControSenso con una carriolata carica carica di…gruppi fighi. Gli Zambra sono una delle migliori band della zona, spaccatimpani e, come nome vuole, vanno dritti come i treni. I Valerian Swing sono una delle band più particolari e curiose in giro, e quest’anno li troverete anche all’ArcTanGent di Bristol, con band quali Dillinger Escape Plan o Black Peaks, per dire. I Dags! vagolano fra emo e shoegaze e fra Milano est e Forlì, e i Girless and the orphan uniscono al punk le chitarre folk e fanno un casino infinito.

Nuovo Camarillo: Felpa

No, non vendono vestiti usati: Felpa è il progetto solista di Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax che presenta Paura, il suo secondo lavoro. Il disco è stato preceduto dal singolo Inverno, ed è etereo, belloccio e interessante. Dopo il concerto, tutti nella tana a ballare con Mr. Baro Dj.

Ex Chiesa di San Giovanni: Il disordine delle cose

Il disordine delle cose si inventa la più rock delle “messe” in scena sull’altare della musica: un tour nelle chiese sconsacrate italiane.
Per l’occasione speciale la band vestirà l’abito de “il Disordine Delle Chiese“.

Capanno BlackOut: Elettronoir

Un misto fra Baustelle più elettronici e una raccolta di lettere. No, sul serio: gli Elettronoir presentano l’ultimo album della trilogia E’ tutta colpa vostra, E che non se ne parli più, strutturato come un’antologia di personaggi e fatti da raccontare. Interessante. Parecchio.

Exenzia: Made in hell fest V

Arrivano i Satan, pilastro della new wave of british metal, e hai detto noccioli. Prima di loro i greci Dextre Ward e gli ormai mitici e nostrani Crying Steel. In apertura, High e Last Rebels, che non sono affatto da meno. Pare che questa edizione sia decisamente da non perdere.

H2No: Trashick 

Non si capisce bene cosa siano e cosa facciano, cosa che li rende subito interessanti. Sono un branco di gente (ok, quattro, ma funzionano come un branco) fuori di testa, che va in giro a mettere musica ritirando fuori quella roba che il tuo cervello aveva registrato, ma poi ha sovrascritto. Capita mai di inciampare nel canale anni ’90 di Mtv? Ecco, l’idea è quella. Feste colorate, pittura fluo, gente che balla. Sono dei matti clamorosi, e ogni tanto si vestono da Chewbacca.

Cycle: Ostara pagan night con Vexillum+Duir+Furor Gallico+Sentinum

Devo ammetterlo: aspetto questa serata da praticamente un mese. I Furor Gallico sono una di quelle band che andrei a vedere anche sette volte la settimana, ma non credo che la cosa vi interessi. Dunque: i Vexillum sono una delle cose migliori mai partorite dal ventre metal della Toscana, fanno power folk metal e sono bellissimi. Mai sentita la loro The Hunt? Andate a sentirla. I Duir prendono il nome da una runa celtica che indica la quercia: sicurezza, forza e e resistenza. Potrei sperticarmi per ore su druidi e simboli, ma mi limiterò a dirvi che suonano uno splendido folk metal da Verona, e che meritano di portare il nome che si sono scelti. I Sentinum vengono da Firenze e suonano folk metal con una classe, una cattiveria e un talento per gli arrangiamenti che si possono permettere in pochi. E poi, i Furor Gallico: una delle band che regge tutto il folk metal italiano, arrivati finalmente al secondo album, Songs from the Earth (se non contiamo il primo Ep). Senza timore di esagerare, sono una delle band folk metal migliori in circolazione, e non mi limito a parlare dell’Italia. Boia, mi sa che ho fatto un poema. Spenderò un sacco di soldi in dischi.

No cage: Neko at stella+La Monarchia+Random n’roll

Post un sacco di cose: post punk per i La Monarchia, post-blues e noise per i Neko at stella e sano e semplice rock n’roll per i Random n’roll, come il nome poteva lasciar dedurre.