MERCOLEDI’ 22

Capanno BlackOut: Urban BlackOut Contest

Ultima puntata delle selezioni per l’Urban Blackout: le band si sfideranno sul palco, voi berrete, i baristi vi faranno bere (mi pare un ovvio collegamento) e succederanno tante belle cose.

GIOVEDI’ 23

Officina Giovani: Sick Tamburo

Il progetto alternative rock di Gian Maria Accusani atterra a Prato per presentare l’ultimo album ‘Senza vergogna’, distribuito da La Tempesta Dischi.

VENERDI’ 24

Bomba libera tutti: Tutte le cose inutili+Albedo+Nadar Solo

Bomba libera tutti torna con una due giorni per festeggiare il 25 aprile come merita di essere festeggiato: Il punk cantautoriale del duo Tutte le cose inutili, l’alternative dei milanesi Albedo, il rock di straclasse dei torinesi Nadar Solo…e poi tutti al Camarillo per l’aftershow.

Exenzia: Girlschool+La Menade+Queens of noise

Le Girlschool sono l’incarnazione della new wave of british metal al femminile: attive da trent’anni e passa, sono la band femminile più longeva in giro e, caso più unico che raro, sono quasi tutte nella band fin dall’inizio a parte Kelly Johnson, morta di cancro nel 2007 e sostituita da Jackie Chambers nel 1999. In apertura, La Menade e Queens of noise. Fossi in voi, io andrei.

No Cage: The Sentinel (Judas Priest tribute)+No one cares 

I No one cares sono i fratellini nostrani dei Pantera, nascono a Pistoia del 2012 e sono belli grezzi, come una strisciata di ginocchi sul cemento (fa male. Ho reso l’idea?). A seguire i The Sentinel, tribute band dei Judas Priest. Ci dicono che il cantante segua Rob Halford su picchi canori dove osano solo le aquile, e noi accettiamo la scommessa.

Circus: The Crude diamonds+Sinfull

Hard rock con spruzzate di punk n’roll, e indie al Circus di Scandicci, per la serata dedicata all’etichetta di Quarrata, Qua’rock.

Ex chiesa di San Giovanni: Il Geometra Mangoni

Maurizio Mangoni, in arte geometra, ha tirato fuori L’anticiclone delle Azzorre dal taschino e non so se è per questo che non ci si capisce più niente col tempo, o cosa. Voce e chitarra dei Murièl già dal 2007, Maurizio Mangoni è solista e cantautore dal 2011… ma non esattamente solo, visto che ha con sé dei validi musici che lo sostengono.

Cycle: Los Fastidios

Quando uno si avvicina al 25 aprile, i Los Fastidios ci stanno sempre bene. Banda Oi! nonché street punk in giro dal 1991, hanno sul groppone pezzi come Birra Oi! e divertimento, Banane e scarponi e Animal Liberation, che più che canzoni sono diventati praticamente inni.

H2NO: The Giornalisti

I The Giornalisti presentano il loro terzo lavoro, Fuoricampo, uscito nell’ottobre 2014. Dicono che fanno pop, ma in realtà si lanciano in mezzo alla gente.

SABATO 25

Bomba libera tutti: Il punto+Secondo appartamento+Low fidelity dj set+Magellano+L’Orso+Ghemon

Il 25 aprile di Prato ha finalmente un suo perché da quando c’è Bomba libera tutti, e di questo rendiamo grazie, parecchio grazie, agli organizzatori. Sul palco della sesta edizione Cosimo Mazzoni, detto anche Il Punto, specializzato in chitarra acustica, parole e amante di De Andrè, il folk cantautoriale dei Secondo appartamento, il rap, rock, hip-hop di quei matti furiosi dei Magellano, che sono splendidi (giuro, splendidi), i deliri divertenti, confusi e anche un minimo surrealisti di un orso, anzi, dell’Orso, che ha messo la sveglia per la rivoluzione e sarebbe l’ora suonasse e il rap i Ghemon, che può fare tutto quello che gli pare perché ha una voce della Madonna. Poi, di nuovo tutti al Camarillo per l’aftershow!

No Cage: Mars Era

La band antispecista fiorentina chiude una giornata dedicata a tutti quegli esseri viventi che hanno avuto la sfida di non nascere umani ma in qualche altro modo. Alternative rock con un concept di fondo: c’è una storia, un tiranno, un personaggio e loro che li suonano tutti.

H2NO: The partners in crime

I partners in crime sono il nuovo progetto di Simone Di Maggio degli Astrophonix e Hank Castiglione della Shame Blues Band. Se volete dimenarvi, sculettare, saltellare, ballare a modo perché vi riesce e perdere cinque chili sudando sapete dove andare: blues, rock n’roll, olè.

Capanno BlackOut: Four green bottles

Scusate, ma da ultimo vedo più loro che mia mamma: sono ovunque. Detto ciò, sono una più o meno allegra banda di italiani che hanno la peculiarità di sembrare statunitensi dispersi nella penisola; in parecchi hanno detto che i loro pezzi potrebbero stare tranquillamente in qualunque chart made in U.S.A., e noi a questi parecchi diamo piena ragione. Alternative rock al Capanno, sabato sera.

Cycle: Arrogante brutal fest 4 con Ade+Desecrate+Post-apocalyptic terror+Soman+Krygar 

Ho la netta sensazione che ci sia da lasciarci le orecchie, e la cosa potrebbe essere discretamente positiva: c’è qualcosa di estremamente catartico in un concerto davvero, davvero, davvero violento se è suonato bene. Se fin qui vi sono sembrata una persona seria sappiate che è colpa degli antistaminici, però la serata si prospetta cattiva, crudele e estremamente rumorosa.

Factory club: A tutta dance 90s/2000

Zopettamenti, tartarughe ninja, Pollyanna, Biker Mice, Spice Girls, Backstreet boys e, volendo, una sbronza solenne.

Exenzia: Clan of Xymox+Spiritual front+Calm n’chaos

Gothic e dark dall’Europa per il sabato sera dell’Exenzia: i Clan of Xymox vengono dalla Germania (anche se sono Olandesi) e non è che sembrano usciti dagli anni ’80, sono proprio attivi dagli anni ’80: una delle band più longeve e valide della scena dark wave di quegli anni. Gli Spiritual Front aggiungono al tutto una nota decisamente colta e il divertimento di capire a che film si stiano riferendo in quel momento, i Calm n’chaos mischiano elettronica, dark wave e world music e vengono dal pianeta Terra, anche se a volte non sembra.