“Largo all’avanguardia, pubblico di merda!”: gli Skiantos arrivano a Prato. Sabato 23 maggio al Capanno Blackout (come si legge sul loro sito ufficiale) ci sarà un concerto speciale dello storico gruppo punk per ricordare il cantante Freak Antoni, scomparso nel febbraio dell’anno scorso.

La prematura scomparsa del leader offre alla band bolognese l’occasione di riprendere quel cammino interrotto nel 2012 per ricordare e onorare, attraverso le sue canzoni, la memoria del loro (unico) cantante e autore preferito.

Dal 1977 gli Skiantos sono una cult-band, cioé un gruppo rock dallo stile molto personale, apprezzato da una schiera di ammiratori irriducibili, “zoccolo duro” di seguaci del demenziale. Ideatori e propagatori del genere, dello stile, nonché dell’aggettivo demenziale (che per loro stessa definizione significa un “cocktail di ironia, improvvisazione, poesia quasi surreale, cretinerie, paradossi e colpi di genio”) gli SKIANTOS hanno continuato imperterriti a produrre dischi sul filo dell’ironia, che è la loro chiave di lettura preferita.

Alcune loro canzoni sono diventate inni di intere “generazioni rock” come “Mi piaccion le sbarbine”, “Sono un ribelle, mamma”, “Kinotto”, “Eptadone”.

La biografia degli Skiantos

Gli Skiantos nascono a metà degli anni Settanta a Bologna. Già nella prima formazione sono presenti Roberto “Freak” Antoni e Dandy Bestia, attivi fino allo scioglimento. Affiancati dal produttore Oderso Rubini incidono nel 1977, per la Harpo’s Bazaar, la loro prima audiocassetta, INASCOLTABLE, che già contiene gli elementi essenziali di quel “rock demenziale” del quale sono considerati i primi e massimi esponenti: testi nonsense, punk, rock anni ’60-’70, canzone italiana e blues.
Nel 1978 comincia la collaborazione con la Cramps di Gianni Sassi: il 45 giri “Karabigniere Blues” / “Io sono un autonomo” è seguito dall’album MONOTONO, in cui la formazione comprende sette membri: Freak Antoni, Jimmy Bellafronte, Stefano Sbarbo Cavedoni, Frankie Grossolani, Dandy Bestia, Andy Bellombrosa, Leo Tormento Pestoduro.
Sempre per la Cramps, nel 1979 esce KINOTTO. Il 1979 è anche l’anno del “Bologna Rock”, un concerto al Palasport con vari gruppi punk dell’epoca, tra cui Gaznevada e Skiantos. Nel 1980 pubblicano l’ultimo album per la Cramps, PESISSIMO!, e nel 1981 Freak Antoni dà alle stampe il box “L’incontenibile Freak Antoni”, composto da cinque singoli di altrettante denominazioni fasulle (I Nuovi ’68, gli Hot Funkers, Astro Vitelli & i Cosmoz, i Genuine Rockers e i Recidivi).
Dopo tre anni di silenzio, gli Skiantos tornano nel 1984 con TI SPALMO LA CREMA, ma il momento magico del gruppo si è ormai concluso. Attraverso diversi avvicendamenti nella formazione, gli Skiantos continuano con una certa regolarità l’attività dal vivo, mentre la notorietà della band resta confinata a uno status di culto che non genera riscontri discografici significativi (verranno pubblicati, oltre a saltuari album di inediti, soprattutto antologie).
Nel 2002 partecipano alla colonna sonora del film “Paz!”; nel settembre 2003, per festeggiare il loro venticinquennale, è stata organizzata una giornata interamente in loro onore alla Festa dell’Unità di Bologna; nel 2004/2005 sono la resident band del programma televisivo “Colorado Cafè Live”. Nel 2009 esce DIO CI DEVE DELLE SPIEGAZIONI (nello stesso anno esce anche un Ep). Nell’aprile 2012 Roberto “Freak” Antoni comunica la volontà di lasciare il gruppo; senza di lui, il gruppo di scioglie. Antoni muore nel febbraio 2014, ucciso da un tumore.