Il videomaker Alessandro Pucci ha seguito in tutti i suoi passaggi la realizzazione delle installazioni create da Clet per il progetto “Occhi di Prato”.

Niente cartelli stradali, ma un progetto di altra natura, unico nel suo genere, volto a dare una caratteristica marcata ad ogni porta d’accesso della città e creare una sinergia globale, il tutto con uno sguardo rivolto al futuro. E’ questo il senso de “Gli occhi di Prato”, il progetto ideato e realizzato dall’artista francesce Clet Abraham con i Lions di Prato (Lions Club Prato Host, Lions Club Datini, Lions Club Castello dell’Imperatore, Lions Club Curzio Malaparte, Lions Club Borgo al Cornio e Lions Club Prato Centro), in collaborazione con il Comune.

Il progetto prevede l’installazione di veri e propri occhi e nasi, in sette punti di accesso della città: Porta Frascati, Porta Santa Trinita, Porta Pistoiese, sottopasso del Serraglio, Porta Mercatale, via Pomeria e Piazza San Marco, dove Clet ha “messo gli occhiali” alla Forma squadrata con taglio di Henry Moore, simbolo per eccellenza di Prato.

Le installazioni rimarranno in città per sei mesi, ad esclusione di quella della stazione del Serraglio che resterà patrimonio comunale permanente e per la quale l’amministrazione ha speso 3.500 euro.