“Balliamo e facciamo festa!”: sembra questo il sottotitolo del tradizionale concerto della Camerata Strumentale “Città di Prato”, per la «Madonna della Fiera» del 7 settembre in piazza duomo, alla vigilia della Festa di Prato. Quest’anno sul podio il maestro Jonathan Webb, nuovo direttore musicale dell’orchestra, al suo debutto in piazza del Duomo.

Per l’occasione la Camerata strumentale propone un programma interamente danzante e in larga misura italiano. Si tratta in grande maggioranza di ballabili tratti dal grande repertorio operistico, alcuni dei quali celeberrimi e assai amati dal pubblico più vasto.

È questo il caso delle danze tratte dal primo e dal secondo atto di Aida di Giuseppe Verdi, da quella sacra delle sacerdotesse a quella vivacissima dei moretti, fino al gran ballo della scena del trionfo. Accanto a Verdi si è voluto proporre la pagina più nota di Amilcare Ponchielli, la Danza delle ore inserita nell’opera La Gioconda. La partitura è conosciutissima, oltre che dagli appassionati di lirica e di musica sinfonica, anche grazie alla deliziosa traduzione visiva che ne fece Walt Disney nel suo meraviglioso lungometraggio a cartoni animati Fantasia, dove sulle note di Ponchielli si confrontano in una esilarante parodia del balletto classico alligatori ed elefanti.

Il carattere festoso della serata è poi garantito dalle meravigliose trascrizioni sinfoniche realizzate da Benjamin Britten e tratte dalle Soirées musicales di Gioachino Rossini, di cui mantengono il titolo. Originariamente pensate per un piccolo organico da camera e realizzate da Britten come accompagnamento a un cartone animato educativo del Servizio Postale Britannico nel 1934, successivamente vennero ampliate alla grande orchestra sinfonica e rese celebri dai maggiori direttori, come pezzo di smagliante brillantezza sinfonica, il cui culmine è la spericolata Danza, ovvero la più celebre fra le tarantelle napoletane mai composta, amata dai cantanti lirici come pezzo di bravura per i loro concerti.

A queste pagine italiane di splendida fattura si accosta un celebre estratto dall’opera il principe Igor di Alexander Borodin, le vivacissime, melodiche ed esotiche Danze polovesiane, che hanno avuto anche numerosi adattamenti in guisa di canzone, fra i quali assai popolare continua ad essere Stranger in Paradise portata al successo da Bing Crosby, Tony Bennett e più recentemente da Andrea Bocelli.

In omaggio alla festa mariana, l’Orchestra accompagnerà il soprano Elizaveta Martirosyan nell’Ave Maria di Schubert.

Il programma:

Verdi
Ballabili da Aida

Gounod
Valzer Je veux vivre da Roméo et Juliette

Britten/Rossini
Soirées musicales

Ponchielli
Danza delle ore da La Gioconda

MartirosyanBorodin
Danze Polovesiane da Il principe Igor

Schubert
Ave Maria