L’autunno è la migliore stagione per scegliere di andare a camminare nei boschi: si viene a contatto con colori, odori e suoni che non possono lasciare inermi. Tra i castagni secolari della riserva naturale dell’Acquerino a Cantagallo, nel cuore dell’appennino toscano, si trova un rifugio raggiungibile esclusivamente a piedi, gestito da Legambiente Prato dal 2002: è il rifugio “Le Cave”.

Dal 2011 la gestione è stata affidata ad un gruppo di giovani soci qualificati nel settore ambientale e della ristorazione. Oggi “Le Cave” è una struttura alimentata interamente da energie rinnovabili (l’unico rifugio della provincia), che mette a disposizione una cucina e locali per il pernotto degli amanti della natura.

Il solo termine “rifugio”, però, sta stretto ai gestori de Le Cave, che preferiscono chiamarlo prima di tutto “centro di educazione ambientale”. Durante l’anno vengono organizzati appuntamenti – escursioni, percorsi didattici, laboratori, campi – per stare a contatto con la natura, dedicati ai grandi e ai bambini (nel 2015 il rifugio ha ospitato circa 200 bambini all’interno dei suoi campi estivi).

Le Cave propone un turismo educativo, per valorizzare e sensibilizzare il patrimonio ambientale dei nostri territori. Ma alle cave si trova anche un camino acceso, una tazza di caffè o di vino e un’ottima cucina per chi passa da quelle parti e si vuole fermare per qualche ora o passare un fine settimana immerso nella natura.

Durante questo periodo sono tanti gli appuntamenti in calendario: il più importante e suggestivo è sicuramente quello che porta all’ascolto del bramito dei cervi, durante la stagione degli amori. Una passeggiata notturna per scoprire e ascoltare il “re dei nostri boschi”. Dopo una spiegazione al centro visite di Cantagallo sulla vita del cervo sull’Appennino, si parte a piedi in direzione Le Cave (un’oretta tranquilla): durante la passeggiata le guide del rifugio si soffermano a far osservare e ascoltare tutto il bosco che circonda i camminatori: flora, fauna, odori.

Ci si sente ospiti dell’ambiente che ci circonda, ci si sente in dovere a portare rispetto nei confronti di chi quei boschi li vive tutti i giorni. E poi si sentono loro: i bramiti dei cervi maschi in amore (un verso che si potrebbe tranquillamente scambiare per quello di un dinosauro).

Nessuno deve partire aspettandosi lo “show”: non ci troviamo in un safari o allo zoo, qui chi partecipa all’escursione deve solo osservare e ascoltare la magia che lo circonda.

Arrivati al rifugio viene servita una cena abbondante e casereccia, come a sentirsi in casa di amici. E poi ancora nel bosco, verso un’altra piccola escursione notturna in direzione Cerliano, dove si trova un grande prato dove spesso si può anche vedere qualche cervo da vicino. A questo punto chi vuole può restare a dormire nelle stanze del rifugio o tornare in notturna verso il paese, sempre accompagnato dalle guide.

Un’esperienza che non capita tutti i giorni quella a Le Cave: vivere in totale contatto con la natura, alla scoperta del territorio,riscoprire la semplicità delle cose per sentirsi parte dell’ambiente che ci circonda.

Oltre alle escursioni per ascoltare i bramiti dei cervi, durante l’autunno lo staff de Le Cave propone anche altri appuntamenti: quello dedicato al lupo, per conoscere i castagneti secolari della riserva dell’Acquerino e per scoprire gli antichi mulini di Cantagallo e Luicciana. Il rifugio rimarrà aperto su prenotazione (come per tutto il resto dell’anno) e proporrà alcune attività anche durante il periodo invernale. Per informazioni sulla struttura consultare il sito internet www.rifugiolecave.it o la pagina facebook.

(Foto Augusto Biagini)

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