Mesi di lavori e un nuovo concept per il caffè Bacchino in piazza delle Carceri. Rilevato dal commercialista Giuseppe Giorgetti insieme a Giulia Giraudo, Gianluca Nicodemo e Diego Blasi, il caffè riaprirà ufficialmente il prossimo 3 dicembre con “una grande festa per la città” dicono dall’organizzazione, e soprattutto con un modo diverso di concepire lo spazio conosciuto come bar. A raccontarci come sarà e cosa offrirà l'”art cafè” di piazza delle Carceri è Giorgio Bernardini, giornalista, che curerà la programmazione  culturale dello spazio.

“L’idea è quella di offrire un luogo che possa attirare l’attenzione di tutti, dal bambino all’ottantenne – spiega Bernardini – quindi il Bacchino sarà per forza un locale ibrido, capace di far convivere molte anime e molti interessi”. L’interno dei locali intanto è stato completamente rifatto e nell’arredamento avrà un ruolo centrale il legno, utilizzato sia per il pavimento che per il grande bancone del bar. “Il Bacchino rispetterà gli orari canonici dei bar (chiusura alle 20 ndr) dal lunedì al giovedì mentre per tutto il fine settimana rimarrà aperto fino a mezzanotte”.

Punto pranzo e Starbucks alla pratese

“Oltre all’attività canonica di bar il Bacchino sarà anche punto pranzo e chi siederà ai suoi tavoli “leggerà” davvero il menù” spiega Bernardini. “I menù saranno dei veri e propri libri dove racconteremo le ricette e chi le realizza, mentre la carta dei vini diventerà il segnalibro”.  L’altra gustosa novità riguarda il take away, ovvero la possibilità di fermarsi, scegliere un caffè e portarselo via così come viene fatto nei famosi punti vendita di Starbucks.

Arte, giornali e giornalismo

Gli appuntamenti culturali del nuovo Bacchino saranno soprattutto di due tipi, per il momento: quello artistico, legato soprattutto a scultura, pittura e prodotti artistici; e quello dell’informazione, con un appuntamento settimanale “live” e un servizio del tutto nuovo per la realtà pratese: quattro postazioni con iPad dove leggere la maggior parte dei giornali italiani e stranieri. Tra quelli di carta invece sono stati scelti i grandi quotidiani nazionali (Repubblica, Corriere, Stampa, Sole 24 Ore) e quelli locali (Tirreno e Nazione), più una manciata di riviste tra le quali Internazionale.

“La nostra stagione espositiva comprenderà sei artisti, uno al mese, di caratura regionale e nazionale – spiega Giorgio Bernardini – non posso aggiungere molto altro, vogliamo sia una sorpresa, ma ospiteremo opere molto interessanti. Le mostre cominceranno sempre all’inizio del mese. L’altra novità riguarderà la domenica mattina – aggiunge –  “Il buongiorno si vede dal Bacchino“, così si chiama l’appuntamento, sarà una specie di rassegna stampa ragionata dal vivo. Ogni domenica alle 11 si discuterà di un argomento locale, nazionale o internazionale insieme ad un ospite sempre diverso”.

Il 3 dicembre, dalle 18 alle 24, una grande festa sancirà l’apertura del Bacchino con musica live, buffet e dj set, “più alcune altre cose che dovranno essere una sorpresa” racconta Bernardini.