E’ un altro di quei progetti destinato a cambiare volto alla città, come quello del Parco dell’ex Ospedale o quello fluviale, ma è il primo in assoluto che interviene su una zona problematica come il Macrolotto Zero amato da Secchi, ovvero Chinatown, e in particolare nell’area compresa tra via Filzi,  via Pistoiese, via Giordano e via Colombo. Si tratta di tre interventi distinti, di tipo culturale (un coworking e una medialibrary), sociale (laboratori, mercato metropolitano) e ricreativo (playground e aree verdi), il tutto condito con un’attenzione particolare ai pedoni e alla mobilità ciclabile. Un progetto che il sindaco Matteo Biffoni ha definito “Bellissimo, che vuole trasformare il Macrolotto Zero in un quartiere moderno, più verde, con spazi aperti, piazze, una biblioteca e luoghi di incontro”.

Come funziona

Inquadramento_Macrolotto Zero
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Quello presentato stamani è il progetto da 15 milioni di euro con cui il Comune parteciperà alla manifestazione d’interesse per il P.I.U. (Piano Innovazione Urbana) della Regione. “Nel caso il progetto risulti tra quelli selezionati dalla Regione, il 20% del costo sarà a carico del Comune di Prato – spiegano in Comune – e il restante 80% sarà coperto con un cofinanziamento regionale”. La Regione sceglierà i progetti meritevoli entro il 13 gennaio, poi seguirà una fase di coprogettazione per arrivare ai progetti definitivi alla fine del 2016. “Il Macrolotto Zero è una delle scommesse della città, un’area a valenza strategica, dove sono presenti numerosi capannoni industriali e persone di etnie diverse – ha spiegato l’assessore all’urbanista Valerio Barberis -. Quello che andremo a realizzare è un progetto di riuso di spazi ed edifici pubblici. Saranno quindi fatte delle perequazioni o degli espropri e acquisti”. Bisognerà intanto attendere prima che la Regione accetti di finanziare il progetto e poi il progetto esecutivo, che potrebbe essere leggermente diverso da quello presentato stamani. A influire sul piano finale, hanno spiegato i tecnici del Comune, potrebbero poi essere anche le operazioni di esproprio e di perequazione necessari a intervenire sui singoli edifici.

Il progetto

Tre linee di intervento per tre finalità differenti e un unico grande obiettivo: rompere l’isolamento interno del Macrolotto e permettere un attraversamento perpendicolare alla viabilità.

Area Culturale. In via Pistoiese, l’idea è quella di demolire una parte di edificio e creare una vera e propria piazza, nella quale svetterà un totem informativo alto 30 metri. Intorno, un edificio verrà adibito a coworking e ospiterà anche l’ufficio del Comune che lo gestirà. Poi c’è la Media Library, una biblioteca digitale che sarà un’estensione della Lazzerini. Anche via Pistoiese stessa cambierà. La zona diventerà una “Zona 30” dove le auto, su un selciato di sampietrini, saranno costrette a procedere a bassa velocità e facendo lo slalom tra aiuole verdi. Un espediente per far capire agli automobilisti che quella è una zona particolare e che la precedenza ce l’hanno i pedoni.

Area Sociale. E’ l’area dell’ex Forti. Su via Giordano, si affaccerà quello che viene pensato come un mercato metropolitano di 800 mq in cui a farla da padrone sarà il cibo. Sul retro, in via Bonicoli, si aprirà una vera e propria piazza interna, circondata su tre lati dalla casa delle associazioni, un laboratorio dei mestieri  e un laboratorio cucina, che nelle idee dei progettisti dovrebbe essere usata prima dalle associazioni e poi, magari d’estate, affittata ai ristoratori che ne facciano richiesta. Lungo via Giordano fino a via Colombo, verrà creata una pista ciclabile.

Area Verde – Sport. Un playground e un’area verde attrezzata. La zona, ha detto l’assessore Barberis, “sarebbe perfetta per la realizzazione di quegli orti urbani anelati dai residenti della zona che hanno partecipato al progetto “Trame di quartiere”.