Giovedì 24 Marzo – Francesca Michelin – Viper Theatre

sanremo-francesca-michielin-lookPotendo dare una definizione alla serata di stasera, la definiremmo la serata nazionale della signorina pensierosa con un po’ di ansia. E’ Francesca Michelin, l’ottima artista vista a Sanremo pochi giorni orsono, la cantautrice che si esibirà a Firenze. E’ lei la cantautrice che ha fatto sognare tante ragazze da casa, che ha esibito in tv un look degno della signorina Rottermaier e che ha fatto pensare con gioia e tenerezza al mito del piccolo debole che vince davanti ai mostri sacri degli Stadio. Ma l’ultimo Festival non l’ha fatta vincere, nonostante sia brava. Il palco del Viper Theatre la accoglie stasera, e la accoglieranno sicuramente i suoi fan, che tifano per la delicata introspezione, per la ragazza minuta, per la signorina che canta una frase chiara come il quesito con la Susi sulla Settimana Enigmistica. “Nessun grado di separazione”, che ci sembra quasi una frase del povero Perozzi in Amici Miei, è la sua hit del momento. Messaggi criptici, tanta struggente introspezione e un’ottima voce: come se avessero miscelato in un ipotetico frullatore Subsonica, Irene Fargo e Romina Power. Francesca Michelin funziona, va detto. Francesca Michelin è il pensiero che la vostra ragazza fa a voce alta a letto mentre voi pensate al drammatico pareggio della Fiorentina in casa contro il Verona. Lei suggerisce leggerezza, compostezza, riflessioni sottovoce, sogni, colori, forme. Voi pensate invece che se Kalinic avesse messo dentro al 92esimo quel pallone, forse anche la Michelin (che si legge in italiano, non come le gomme) avrebbe avuto un senso maggiore a quello di farvi addormentare alle 22.12 di un giovedì di febbraio vedendo il festival. Di Sanremo.

Venerdì 25 Marzo – La Processione di Grassina – Grassina (FI)

processione_grassinaA Pasqua mancano poche ore. Da Firenze non sappiamo che proporvi: i fuorisede sono nella loro sede, il mercato dei Ciompi non esiste più, le uova di Pasqua (rigorosamente a Firenze marchiati “La Sirena”) ve le devono ancora consegnare. A Firenze, stasera, vuoi perché è il Venerdì Santo, vuoi perché c’è la pausa di Campionato, vuoi perché Jeeg Robot tutti l’hanno già visto, non c’è molto da fare. E infatti vi chiediamo di non pensare alla serata nel senso stesso dell’accezione ludica. Veniteci dal pomeriggio invece, a Firenze, che c’è la Processione di Grassina. Grassina, da leggersi con l’accento sulla A, e non da trasformare in un vezzeggiativo per una ragazza carina in sovrappeso, è un nucleo abitativo vicino alla zona Sud: in piazza c’è chiaramente un lampredottaio, c’è la Casa del Popolo, un parcheggio, e vi sono tante attività perfette per i residenti, che si sentono metà fiorentini e metà grevigiani. A Grassina, una specie di Milano 2 senza Milano e senza il 2, il venerdì di Pasqua non c’è una processione. C’è LA PROCESSIONE. Quella in costume, quella che accompagnò il Melandri come figurante del Cristo in Amici Miei atto secondo. Quella che trasforma questo borgo residenziale in una periferia di Manila, nelle Filippine. Se non avete impegni grossi, avvicinatevi. Che ogni fiorentino l’ha vista, ed ogni fiorentino ha pensato, forse blasfemicamente, alla frase del crocifisso Melandri che diceva al Mascetti “Ma questo non è mica aceto, è acqua sudicia!”.

Sabato 26 Marzo – Fuzz Orchestra – Glue Club

Fuzz_orchestraLa giornata pasquale è alle porte. Le uova sono pronte nel paniere, e noi non vogliamo assolutamente rompervele. Forse i timpani se volete, questa sera: perché per la serie “facciamo presto che mi sa che rimettono le ore e domani ho il pranzo con i parenti” il Glue vi offre uno spettacolo mica da ridere. Sono di scena i Fuzz Orchestra, la band forse più nervosa e tosta del nostro stivale. La band che anche se non ci capite niente, va bene così, perché giovani giovani non sono (e meno male), perché i componenti sono personaggi di un certo calibro della nostra scena musicale, e perché il DJ set dopo non vi lascerà molto da recriminare. Per stasera potrete pensare di essere i Danilo Gori di “Benvenuti in casa Gori”. Potrete tornare alle 5 a casa, rompere l’uovo pasquale e paventare magari di aver partecipato alla Santa Messa. Per stasera potrete osare qualcosa in più, che domani non c’è il campionato. Per stasera il vostro imperativo è andare al Glue. Magari portatevi i tappi di cera, che i volumi sono più alti di quelli ascoltati nella trasmissione “La Gabbia” di P.Paragone. Siateci, che vi conviene.

Domenica 27 Marzo – Lo scoppio del Carro – Piazza del Duomo (FI)

Scoppio_del_carro-firezneProvare a definire “meridionale” un fiorentino è impresa dura, complessa. O meglio, può costare una forte discussione: non perché a Firenze ci siano radicati sentimenti anti meridionalistici, come quelli che furono della prima ora della Lega. A Firenze ci reputiamo più furbi di tutti, quindi nessuna questione territoriale. Un giorno però, solo un giorno l’anno, Firenze diventa un baraccone degno della festa patronale di un piccolo paese della provincia di Enna. E’ il giorno della Santa Pasqua. In questo giorno da un portone della via Il Prato esce un tabernacolo, detto il BRINDELLONE, alto 9 metri: questo pandoro della Paluani enorme, trainato da 4 buoi bianchi (?) arriva alle ore 11 in Piazza del Duomo. Tutta Firenze si ferma, in quel momento. Dal sagrato della cattedrale parte un razzo, a forma di colombina, che termina sul BRINDELLONE, facendolo esplodere in uno spettacolo pirotecnico degno dello stadio San Paolo durante il primo scudetto partenopeo. Ma la fortuna di Firenze è appesa a questo razzetto: se riuscirà a tornare al sagrato la città avrà fortuna, altrimenti l’anno non sarà di buon auspicio. Amici fenomeni, atei professanti, ricercatori con due lauree di fisica, astronauti tutti, esponenti del CICAP, ammiratori di Piero Angela: noi fiorentini vi amiamo e rispettiamo, ma dovete spiegarci perché l’ultima volta in cui la cosiddetta COLOMBINA ha ciccato il ritorno al sagrato era purtroppo il 1966. Anche Firenze, come vedete, ha i suoi misteri mistici. Speriamo in un altro successo della stessa, per un 2016 di prosperità. Che altrimenti è possibile che torni Pantaleo Corvino come manager per la Fiorentina, che il Bar Pasticceria Giorgio a Soffiano chiuda, che il lampredotto venga dichiarato illegale, e che Guido Catalano venga nominato Assessore alla Cultura. VIVA FIORENZA.

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