Mario Merz, Objet Cache-Toi, 1968 © VG Bild-Kunst, Bonn 2017

Dal 7 maggio al 24 settembre il Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci ospiterà “Comportamento – Padiglione Italia, Biennale di Venezia 1972”: l’opening è fissata per il 6 maggio alle 18.

“Comportamento” è una parte del Padiglione Italia della Biennale di Venezia del 1972 curata, oggi come allora, da Renato Barilli che, insieme ad Opera di Francesco Arcangeli rappresentava il binomio centrale dell’edizione: Opera e Comportamento, infatti, era il titolo completo dell’esposizione.

Pensata come un percorso attraverso l’allestimento delle opere esposte originariamente unite ad altre simili, la mostra si articola in quattro sale situate nella parte del museo Pecci progettata da Italo Gamberini ed è arricchita da una sezione documentaria che comprende materiale fotografico, articoli, firmati e testi pubblicati nel 1972. Più che come reinstallazione nostalgica, questa mostra vuole far capire il senso del lavori di alcuni artisti che, negli anni ’70, si affacciavano al panorama internazionale: nomi come Gino De Dominicis, allora giovanissimo, che suscitò moltissime polemiche per l’esposizione di un ragazzo con sindrome di down anche se per pochissimi minuti, Luciano Fabro. La mostra del 1972 fu in effetti osteggiata dalla crème della cultura di allora, autoproclamatasi innovativa ma sempre reazionaria di fondo: era infatti la realtà che entrava prepotentemente nell’arte usando ogni nuovo mezzo disponibile, dalla fotografia al video, fino al corpo dell’artista o dei suoi delegati.

In Comportamento sono presenti opere esemplari come la Seconda soluzione di immortalità di De Dominicis, famosissima e molto controversa, mentre in mancanza del “vascello fantasma” di Mario Merz, opera andata perduta, la sala dedicata all’artista ospita altri suoi lavori come Object Cache-Toi e A real Sum is a Sum of people – Pub George IV, Kentish Town, London.

Franco Vaccari, Esposizione in tempo reale n°4, Lascia su queste pareti una traccia fotografica del tuo passaggio, Biennale di Venezia 1972, Courtesy Franco Vaccari.

L’esposizione, sostenuta dal Lions Club di Prato, è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale che contiene anche un saggio critico del curatore Barilli, oltre a un suo scritto già apparso nel catalogo del 1972, documenti storici e note biografici su artisti e opere.

Orari della mostra:
Martedì e mercoledì: 12-20
Da giovedì a domenica: 12-24
Lunedì chiuso.