Quello che il Tpo porta avanti ed esporta in tutto il mondo da anni è un rapporto artistico con la natura sensoriale, un rapporto con le piante per creare una poetica visiva. “Cotone” è il nuovo tassello che si aggiunge a questo percorso artistico: si tratta del secondo capitolo della “trilogia botanica”, iniziata l’anno scorso con Landskin. “Sono lavori specifici realizzati per essere inseriti nel contesto di Ex Fabrica – racconta Davide Venturini, regista della compagnia residente al Fabbrichino -, una rappresentazione intensa, inebriante e rapida, per dar la possibilità a chi partecipa di godersi la seconda serata di questo nostro giardino”.

Se in Landskin l’elemento principe era la terra e l’eucalipto, in Cotone è l’aria: “è forse il nostro lavoro che si avvicina di più al mondo delle performance d’arte contemporanea, una cosa che potrebbe essere inserita all’interno di una galleria. Materia, immagine, musica e corpo inteso come luogo dell’immagine: lo spettacolo nasce immaginando il ciclo della pianta di cotone, dalla germinazione, alla fioritura fino al momento in cui il batuffolo si libra nell’aria portato via dal vento”.

In scena le danzatrici Valentina Consoli e Valentina Sechi sulle musiche inedite di Spartaco Cortesi: Cotone sarà nuovamente in scena al Fabbrichino dal 20 al 24 e dal 27 al 30 giugno alle ore 21.30 (per info e prenotazioni: [email protected] – 0574/461256). Il lavoro miscela la danza alla videoarte: “il corpo nudo è completamente dipinto di nero, per creare un contrasto legnoso con l’ambiente circostante, quasi esclusivamente bianco. La cosa interessante – continua Venturini – è il mood che si va a creare: un mare di cotone all’interno del quale il corpo che germina piano piano, creando una relazione tra le performer e la pianta di cotone. Dopo essere entrati dentro questa materia soffice, si diventa filo che unisce, per poi far sprigionare tutta l’energia creata dall’aria, nella leggerezza del volo”.

Una visione ipnotica tra reale e virtuale in cui le immagini (interattive) sono lo strumento di fusione tra le piante e il corpo delle due danzatrici: “il pubblico può osservare la performance attraverso tre grandi vetrine, all’interno delle quali il corpo si scompone e cerca un rapporto fisico col cotone che lo circonda”.

“Cotone” si inserisce all’interno della programmazione del giardino della compagnia pratese che gira tutto il mondo con i suoi spettacoli: “è stato durante una tappa a Melbourne, in Australia, che siamo venuti a conoscenza di uno spazio che ha poi ispirato Ex Fabrica, uno spazio di cultura in mezzo al verde. Questo è il terzo anno del nostro botanic bar che, di anno in anno, pur moltiplicandosi gli spazi all’aperto in città, resta uno posto bello e nascosto, godibile e fuori dalla calca cittadina: uno spazio lounge con musica ricercata e un allestimento sempre più raffinato”. La programma in via Targetti proseguirà fino al 28 luglio.