Il progetto Prato Urban Jungle sarà presentato ai cittadini pratesi venerdì 28 Febbraio al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, dalle 16 alle 19.

Prato Urban Jungle incontra i pratesi: il progetto, cui partecipa anche Legambiente Prato, è finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Urban Innovatice Actions e mira a rinaturalizzare alcuni quartieri della città in modo sostenibile e socialmente inclusivo, tramite la creazione di una serie di Giungle Urbane e sfruttando la capacità delle piante di abbattere le sostanze inquinanti, riportando il suolo alla disponibilità e all’uso della comunità.

A Prato il progetto Prato Urban Jungle ha due obiettivi principali:
Rigenerare aree urbane in disuso, non usate o in declino tramite la riallocazione di edifici e spazi verso un uso nuovo, creativo e sostenibile. Questo punto riguarda soprattutto elementi architettonici urbani che fanno parte della memoria collettiva e all’identità cittadine, come vecchi capannoni industriali, dintorni di case sociali o edifici storici, la cui valorizzazione richiede un ripristino di suolo e spazio, alleggerimento dell’urbanizzazione e l’ideazione di nuove funzionalità.
Creare collegamenti verdi fra le comunità in grado di costruire nuove “isole verdi ad alta densità”, strutture e aree di fruizione ambientale, sportiva, culturale e sociale.

Ecco il programma.

Ore 16: Saluti istituzionali con Matteo Biffoni, Sindaco Comune di Prato
Ore 16,15: Presentazione del progetto con Valerio Barberis, Assessore urbanistica e ambiente Comune di Prato
Ore 16,45: Dalla forestazione urbana alle giungle urbane: come contribuiscono le città europee alle politiche di adattamento climatico grazie alle soluzioni basate sulla natura
Intervengono: Stefano Boeri – Stefano Boeri Architetti e Stefano Mancuso, PNAT e Professore ordinario all’Università di Firenze, modera: Cristiana Perrella, Direttrice del Centro Pecci
Ore 18: Presentazione dei percorsi partecipati “Junglathon” nelle tre aree pilota
Ore 19: Aperitivo

Per partecipare all’incontro l’iscrizione è obbligatoria cliccando qui.