Sono cominciati nei giorni scorsi i lavori di demolizione della parte più alta dei tre edifici dell’ex ospedale di Prato. In tre mesi, secondo il programma e tempo permettendo, gli edifici dovrebbero essere demoliti per arrivare a maggio 2021 al termine dei lavori.

«I lavori stanno procedendo velocemente e abbiamo adottato tutti gli accorgimenti possibili per tenere perennemente sotto controllo rumori, polveri e vibrazioni – ha detto Gianluca Gavazzi dell’Usl Toscana Centro – Al momento tutte le centraline di misurazione indicano che i parametri sono rispettati, in caso contrario saranno adottate altre strategie di lavoro».

“Per tutelare la salute dei lavoratori che operano nel cantiere e ridurre al minimo i disagi di tutti coloro che vivono e lavorano nei dintorni dell’ex Ospedale – si legge infatti nella nota – è attivo un sistema di monitoraggio continuo tramite centraline di rilevazione con tecnologie avanzate, i cui dati saranno utilizzati per la  valutazione del rispetto dei valori massimi di legge durante le lavorazioni”.

Nei prossimi giorni la Daf di Milano procederà con l’abbattimento dell’edificio verso il Collegio Cicognini, dove è già stata installata una barriera fonoassorbente alta 8 metri, più un fonometro per la misurazione del rumore, per poi “attaccare” la parte dell’ex Pronto Soccorso che si affaccia su via Cavour-piazza Macelli e poi il blocco a ovest a ridosso della parte più antica del Med.

“Il modus operandi prevede tre step: lo strip out, ovvero lo smontaggio selettivo di porte, infissi e impianti, la bonifica delle eventuali parti in amianto e poi la demolizione vera e propria con la maxipinza – prosegue la nota – Con gru più basse sono state intanto già abbattute l’ex pediatria e l’ex ufficio tecnico. Per il trasporto del materiale fuori dal cantiere è previsto l’uso di 15 camion che effettueranno due viaggi al giorno. In prossimità dell’uscita del cantiere, per garantire la pulizia della sede stradale all’esterno, è stato collocato un sistema per il lavaggio delle ruote dei mezzi”.

Il parco centrale

«Stiamo preparando la progettazione esecutiva del parco in modo da poter procedere in continuità con l’abbattimento dell’ex ospedale, così da andare a gara con i lavori di costruzione del parco appena la demolizione sarà terminata – ha spiegato il sindaco Biffoni durante il sopralluogo del cantiere – Si tratta di un’opera davvero innovativa, straordinaria, che cambierà il volto del centro storico, ma non solo, dell’intera impostazione della città, che farà un bel balzo in avanti. Questo tornerà uno spazio verde come era fino alla metà degli anni ’60: sarà il parco urbano dentro le mura storiche più grande d’Italia».

Il Parco Centrale è frutto di un bando internazionale di progettazione che nel 2015 vide vincere lo studio Obr-Desvigne. Una composizione classicheggiante di orti botanici, siepi, aree eventi e un grande edificio mimetizzato. Un progetto, a detta degli stessi autori, modificabile facilmente per avvicinarlo il più possibile alle esigenze della città.

Rendering del Parco Centrale