“Migliaia di posti, centinaia di progetti e tantissimi ragazzi pronti a crescere e misurare le proprie abilità e conoscenze praticando cittadinanza attiva”. Così viene presentato il nuovo bando “Giovanisì” della Regione Toscana, rivolto a 2639 giovani tra i 18 e i 29 anni, momentaneamente inattivi, disoccupati e domiciliati in Toscana coinvolti. Il bando resterà aperto fino alle 14 del 28 maggio.

Il progetto è finanziato con 15 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione e darà la possibilità di lavorare nel terzo settore, dalle amministrazioni pubbliche, cooperative e biblioteche, all’educazione, promozione e valorizzazione del valore storico e culturale, artistico e paesaggistico, fino alla salvaguardia dell’ambiente, i diritti sociali, servizi di assistenza, prevenzione e cura. Non è tutto. I ragazzi potranno anche impegnarsi nell’ambito dell’animazione per minori o sostegno all’inserimento scolastico, infine anche compresi servizi di accoglienza o assistenza domiciliare.

«Il servizio civile regionale – ha spiegato il presidente della Regione toscana Eugenio Giani – si è rivelata un’esperienza molto bella e ora intendiamo insistere. In questi anni sono stati migliaia i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato e i loro racconti hanno sempre sottolineato l’importanza e la preziosità di quello che hanno vissuto. Noi dobbiamo guardare al futuro e per questo è imprescindibile dare spazio ai più giovani, renderli protagonisti e riconoscere la loro scelta valoriale. Lanciamo questo nuovo bando con l’obiettivo non solo di proseguire la scelta positiva compiuta in questi anni, ma di rafforzarla».

«Questo è un bando su cui c’è molta attesa sia da parte di ragazze e ragazzi sia da parte di associazioni ed enti – ha aggiunto l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli – ed è il risultato di una precisa scelta politica di cui sono orgogliosa. Molte regioni hanno sviluppato un proprio servizio civile regionale, ma nessuna ha messo a bando così tanti posti e offerto l’opportunità di fare questa esperienza ad un numero così elevato di giovani. Anche la decisione di impiegare risorse europee testimonia la convinzione della giunta che la valorizzazione dell’impegno dei più giovani è un
investimento sul futuro, sulla crescita e la coesione della società. La stessa volontà di tantissimi che nonostante la pandemia hanno deciso di portare a termine il proprio impegno con il servizio civile nell’ultimo anno ci ha dato la conferma che percorrere questa strada è giusto».

I giovani coinvolti in questo progetto riceveranno mensilmente un assegno da 433,80 euro e al termine di questo percorso, direttamente dal Centro dell’Impiego, verrà rilasciato il libretto formativo del cittadino dove saranno riportate le competenze maturate durante i mesi di servizio. Tutte le info e come presentare domanda si trovano nello spazio riservato al progetto https://giovanisi.it/bando/servizio-civile-regionale-bando-per-giovani/

Il Servizio Regionale

Il Servizio civile regionale (SCR), istituito con la legge 35 del 2006, ha preso il via per la prima volta tre anni dopo nel 2009 e solo nel 2011 rientrò nell’ambito di Giovanisì. È una misura formata e presa per i giovani compresi tra i 18 ed i 29 anni, disoccupati o studenti, costituendo un’esperienza di cittadinanza attiva e crearsi una formazione civica e sociale. I progetti hanno una durata media dagli 8 ai 12 mesi, con un assegno mensile di 433,80 euro.
Al termine del percorso i Centri dell’Impiego rilasceranno il vostro libretto formativo con al suo interno
tutte le esperienze raccolte durante i mesi di servizio.

Ad oggi sono stati emanati fino a 25 bandi, per quasi 18.000 posti totali. Le domande agli Enti del servizio civile regionale sono in continuo aumento sin dal 2009, di anno in anno. Oggi siamo passati da una cifra di 200, ad oltre 600. I risultati ottenuti hanno fatto sì che la Regione Toscana investisse fortemente sul servizio civile regionale, inserendolo nella nuova programmazione FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) 2021/2027.


Il servizio civile durante l’emergenza sanitaria ha subito forti cambiamenti. Ad inizio pandemia, dei 488 progetti attivi, solo 109 non sono mai stati sospesi. Altre attività hanno ricevuto brusche e longeve interruzioni, mentre 11 progetti sono stati definitivamente interrotti. In una nota positiva, tuttavia, i giovani legati all’iniziativa regionale “Botteghe della Salute” e “Servizio civile nei pronto soccorso toscani”, a cui è stato affidato il supporto dei cittadini, hanno fornito un contributo fondamentale nella campagna di vaccinazione della popolazione over 80 promossa dalla Regione Toscana.