Sabato 26 giugno alle 11 si terrà il webinar “Le città del futuro | Arte, tradizione e innovazione”, in diretta sui canali social di Città di Prato, www.youtube.com/c/cittadipratowww.facebook.com/cittadiprato. Promosso dal Comune di Prato, in coordinamento con la Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, l’Associazione “Arte Continua” e con l’ Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Prato.

“Una serie di incontri, per capire quale ruolo può avere l’arte contemporanea nel porsi come occasione di stimolo e, al tempo stesso, come strumento, per dare sostanza ad un idea di città del futuro. Sono quindi dialoghi fra artisti della comunità internazionale con amministratori pubblici, imprenditori, economisti, urbanisti, direttori di istituzioni culturali e altri autorevoli protagonisti del nostro tempo”, si legge nella presentazione.

Interverranno sul tema: Hans Op de Beeck, artista che si esprime attraverso video, installazioni, acquarelli, ma anche testi e scenografie per il teatro, esplorando tutte le forme d’arte possibili, Eike Dieter Schmidt, direttore Galleria degli Uffizi; Alessio Beltrame, direttore Organizzazione, Pianificazione e Sviluppo progetti della Fondazione Ugo Bordoni; Paolo Barberis, co-founder Nana Bianca, Flavia Marzano, vice-presidente Start-up Roma, Beatrice Magnolfi, presidentessa Teatro Politeama e sottosegretaria all’innovazione; Franco Losi, Cinello, Giuliano Gori, imprenditore e collezionista, Benedetta Squittieri, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Prato e Mario Cristiani, presidente Associazione Arte Continua APS.

Questo ciclo di incontri si tiene in parallelo alla presenza a Prato dell’opera SHY, dell’artista inglese Antony Gormley, collocata nella centrale e storica Piazza del Duomo dal 19 dicembre 2020 e fino al luglio 2021,alta quasi 4 metri e realizzata con 3600 kg di ghisa, SHY “ci invita a prendere coscienza della nostra posizione, costantemente in movimento nello spazio e nel tempo, in un mondo in continua evoluzione stretto sempre più da problematiche urgenti di natura ecologica, ma che può contare anche su conoscenze e possibilità tecnologiche una volta impensabili” si legge nella nota.