Stasera, mercoledì 4 agosto, all’Anfiteatro Dorval Vannini di Santa Lucia andrà in scena una delle storie d’amore più note della nostra cultura popolare: quella tra l’ingegner Fantozzi e la Signorina Silvani. Con “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi” con Anna Mazzamauro. Accompagnata dalla chitarra e dal pianoforte di Sasà Calabrese, Anna Mazzamauro racconta Paolo Villaggio e ne mostra il personaggio più famoso, Ugo Fantozzi. Ma non solo, porterà in scena il suo impatto con il cinema e vent’anni di vita professionale a puntate: vent’anni in cui è stata la Signorina Silvani.

“Mi sono sempre chiesta legittimamente – racconta l’attrice – che nome avesse la signorina Silvani, alla quale Paolo Villaggio ha regalato eternità e che io, da tramite riconoscente e in debito, ho contribuito a mantenere. Ho provato un elenco di nomi tra i più vintage: Alma, Ada, Ludmilla, Cunegonda, Tecla, Moira, Iris, Ersilia, Genoveffa, Miranda, Dorotea, ma se provate a mettere dopo ognuno di loro il cognome della Silvani non vi apparirà quell’immagine, quel grottesco e paradossale rosso sesso, quell’impasto di donna e di solitudine. Allora, poiché quella signorina mi appartiene di diritto e poiché i personaggi non nascono casualmente ma raccontano, nascondendoli con l’ironia, i nostri segni, i nostri umori, le nostre inclinazioni. Il nostro animo. Allora la Silvani sono io! Adesso provate a chiamare la Silvani con il mio nome. Anna Silvani. È perfetto. Allora come Anna Silvani soltanto io posso, con il mio nome e col suo cognome, raccontare Paolo raccontando Ugo. E leggeremo insieme il nostro incontro, il suo primo film, il mio divertente impatto con il cinema e via via vent’anni della nostra vita professionale a puntate, vent’anni di solitudine della Silvani che non aveva capito che Fantozzi fosse stato l’unico uomo ad averla veramente amata”.

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