il giardino dell'arte
Foto Ela Bialkowska OK NO studio

È stato presentato sabato 26 marzo, a due mesi dall’insediamento, il nuovo direttore del Centro Pecci Stefano Collicelli Cagol, cui è spettata la presentazione della nuova mostra “Il giardino dell’arte. Opere, collezioni” (27 marzo-24 luglio), la prima da lui curata.

Una lunga conferenza stampa, introdotta dal presidente Bini Smaghi e dal sindaco Biffoni, in cui il nuovo direttore ha cercato di illustrare non tanto i progetti quanto le suggestioni, gli stimoli e i principi che guideranno la sua avventura alla direzione del Pecci. «Questi due mesi – ha spiegato in principio – mi hanno permesso di conoscere il Pecci dall’interno, una macchina complessa che può dare moltissimo al territorio. Il mio arrivo è la congiunzione di due percorsi personali – ha poi aggiunto – uno curatoriale e l’altro legato alla ricerca accademica, allo studio delle origini del Centro Internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi a Venezia».

Stefano Collicelli Cagol – Foto Claudia Gori

Cambiare postura

«Il Centro Pecci è un centro e non un museo – ha detto Collicelli Cagol – la sua è una prospettiva volta al futuro con una vocazione interdisciplinare. Moda, cinema, musica, architettura, design, danza, teatro, letteratura e arti troveranno spazio all’interno del Centro intrecciandosi alle sue attività – come il cinema, l’arena esterna, la biblioteca, l’archivio, il bistrot, il ristorante, il bookhop, l’Urban Center e i due laboratori di didattica – per migliorare il benessere della comunità di Prato e del pubblico nazionale e internazionale che lo visiterà. Come una cassa armonica da cui si propagano onde sonore che attireranno nuove realtà al suo interno così il Centro Pecci vuole essere uno snodo per la promozione e la circolazione dei linguaggi contemporanei in Toscana, intessendo importanti relazioni con le principali istituzioni culturali della regione con cui stiamo già iniziando ad avere conversazioni fruttuose».

Il nuovo corso del Centro Pecci sarà all’insegna delle relazioni e di «una nuova narrazione» che punterà a renderlo ancora più attrattivo per i cittadini, e non solo per gli amanti dell’arte, «cambiando postura a certi nessi interni» e considerando che «tanti piccoli cambiamenti possono dare vita ad una trasformazione più grande». Due dichiarazioni di intenti che si palesano con la centralità della sala cinema, diventata negli ultimi mesi anche auditorium per gli incontri, dove partirà a breve un programma di proiezioni per l’infanzia seguite da laboratori dedicati alle famiglie con l’intento, ha spiegato Collicelli Cagol, «Di far trascorrere alle persone quanto più tempo possibile all’interno del Centro Pecci». E con l’annuncio dei lavori per l’esposizione permanente di una selezione delle opere del Centro Pecci.
Dopo un’ora di conferenza stampa è arrivato anche il presidente della Toscana Eugenio Giani, che ha elogiato il Centro Pecci e parlato di “Fi-Po” (Firenze-Prato), la quinta città italiana.

Foto Ela Bialkowska OK NO studio

Il giardino dell’arte

“Il giardino dell’arte. Opere, collezioni” è “un percorso che si snoda nelle dieci sale dell’ala storica del museo tra opere realizzate da artiste e artisti italiani e internazionali di generazioni diverse – si legge nella nota del Pecci – Il titolo dell’esposizione evoca l’immagine del museo e del giardino, intesi non soltanto come luoghi dedicati alla cura e al ristoro ma anche come spazi della meraviglia in cui potersi immergere nella bellezza in tutte le sue forme. Il paragone tra museo e giardino sottolinea il ruolo dell’arte come elemento essenziale per una comunità, e risponde al bisogno di confrontarsi con forme e immaginari nati nei momenti storici più complessi”.

“A popolare il giardino artistico – si legge ancora – sono opere provenienti dalla collezione del Centro Pecci e da collezioni private – il collezionare stesso è in sé un “atto di cura” per gli oggetti e le idee più disparate – accanto a lavori di un gruppo di artiste e artisti emergenti”.

Gli artisti in mostra sono Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Daniel Buren, Alberto Burri, Pedro Cabrita Reis, Marlene Dumas, Peter Fischli & David Weiss, Ryan Gander, Nan Goldin, Massimo Grimaldi, David Hammons, Roni Horn, Délio Jasse, Ragmar Kjartansson, Wilfredo Lam, Sara Leghissa, Osvaldo Licini, Paul Etienne Lincoln, Marisa Merz, Helen Mirra, Philippe Parreno, Carol Rama, Alberto Savinio, Shafei Xia, Andro Wekua.Il giardino dell’arte.

Gli orari sono dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 20. Chiuso il lunedì e il martedì. Ingresso: intero 10 euro, ridotto 7 euro.
Info: 0574-531915 www.centropecci.it