La nuova opera firmata Muz a Officina Giovani
La nuova opera firmata Muz a Officina Giovani

“Battere in breccia” è la nuova opera permanente dell’artista MUZ a Officina Giovani, all’interno del contesto del laboratorio “Fare arte contemporanea 2021” tenuto da Estuario project space. L’opera verrà presentata venerdì 4 novembre alle 18 con un talk: “Lo spazio vuoto”, di fronte all’opera collocata di fianco alle ex celle frigo, a Officina Giovani.

Un talk, “Lo spazio vuoto”, per presentare la nuova opera permanente installata a fianco alle ex celle frigo, a Officina Giovani: “Battere in breccia” è un’opera di MUZ, all’anagrafe Samuel Rosi, realizzata all’interno del progetto “Fare arte contemporanea 2021” di Estuario project space. Il progetto, a seguito di una serie di incontri con gli studenti, si è concluso con la mostra “Marcello in presenza”, tenutasi nel giugno 2021.

“Per le caratteristiche peculiari d’intervento sul paesaggio e la posizione di riscoperta di un luogo meno accessibile rispetto all’area architettonica di Officina Giovani, l’opera è stata situata permanentemente nello spazio di origine al fine di una fruizione pubblica che va a valorizzare le attività svoltesi negli anni e la presenza continuativa di energie creative – si legge nella presentazione – L’installazione interagisce con lo spazio circostante secondo dinamiche relazionali e di scambio, facilitando la comunicazione frammentaria dei vari elementi e facendosi dispositivo liminale tramite un’interazione non diretta sul paesaggio ma che ne veicola la formazione di uno nuovo. Questo paesaggio ex novo fatto di scultura, di architettura, di territorio e di legami che vi intercorrono si alimenta dei termini di contrapposizione di non-paesaggio e non-architettura, aprendo il campo d’indagine a possibilità eterogenee e luoghi sospesi. È interessante come si venga a sottolineare l’importanza della trasparenza come motore visivo in cui lo sguardo viene portato ad andare oltre, oltre la forma e oltre il limite fisico, usufruendo di quello che ci viene dato per colmare lo spazio vuoto con la nostra capacità immaginifica”.

Intervengono Simone Mangani, Assessore alla cultura e alla cittadinanza del Comune di Prato, Enrico Vezzi (ESTUARIO project space), MUZ, Collettivo Criticity, Maddalena Rossi, Docente di Urbanistica presso Università degli Studi di Firenze.

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